Smartworking, Sala: "Conosco le aziende, penseranno a licenziare..." - Affaritaliani.it

Milano

Smartworking, Sala: "Conosco le aziende, penseranno a licenziare..."

Il sindaco di Milano spiega l'importanza di un lavoro da remoto con una vera regolamentazione e delle tutele. Ma avverte: "So come ragionano le aziende..."

Smartworking, Sala: "Conosco le aziende, penseranno a licenziare..."

 "Conoscendo le aziende e parlando con tanti manager, sento che stanno ragionando su 'davvero a noi serve tutta questa gente o si puo' ridurre'? Siccome i fatturati della aziende andranno giu', secondo me stanno gia' ipotizzando il fatto di tagliare il personale, percio' io dico a tutti 'tornate al lavoro e presidiate la vostra scrivania'". Cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo in diretta alla trasmissione Uno Mattina su Rai 1 e' tornato a parlare dello smart working. "Adesso che c'e' una finestra di situazione sanitaria sufficentemente sotto controllo, e' meglio tornare al posto di lavoro, chi e' stato a casa ha lavorato - ha precisato Sala, dopo le polemiche dei giorni scorsi - ma se tutti oggi stanno a casa e' chiaro che c'e' un mondo intorno, i ristoranti, i bar, i tassisti, che rischia di non lavorare". "Il futuro dira' se ho ragione o se sono una Cassandra ma conoscendo questo mondo" delle aziende "temo che dopo le vacanze estive ci saranno dei piani di efficientamento o dei licenziamenti abbastanza consistenti se lo vogliamo dire in modo meno elegante" ha concluso il sindaco.

Sala: "Smart working un'occasione, ma ora riprendiamoci la vita"

Già ieri, con una lettera al Corriere, Sala aveva espresso i medesimi concetti. Lo smart working e' "una grande occasione, ma e' tempo di riprenderci la vita". "Abbiamo evitato il collasso della nostra societa' intraprendendo nuove modalita' di vita. Tra queste, il lavoro a distanza. E' stato chiamato smart working, ma forse un po' impropriamente. Ci sono nubi su quell'aggettivo, smart. Le persone che hanno lavorato da casa, spesso, lo hanno fatto con limiti variabili di tempo, al di fuori di un contesto di regole e tutele adeguate per questo nuovo strumento e, sicuramente in molti casi, con grande sacrificio". 

Continua nel ragionamento Sala: "Penso a tutte le famiglie, ma in particolare all'impegno delle donne. Penso a tutti coloro che hanno dovuto conciliare questo lavoro in lockdown con la presenza dei figli, dei cari, in situazioni di grave incertezza e fatica. E vorrei mettere in luce l'elemento piu' preoccupante: la costrizione che deriva dal non avere relazioni fisiche con gli altri". Per il sindaco di Milano, lo smart working "non e' solo una grande opportunita', ma rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma dell'organizzazione del lavoro" e dovrebbe "rientrare tra i diritti dei lavoratori nella nuova era digitale, in un possibile ripensamento adeguato ai tempi, dei diritti e dei doveri in generale. Forse di un nuovo Statuto dei lavoratori". Chiarisce Sala: "Il mio invito degli scorsi giorni di tornare al lavoro, o meglio di tornare ai propri posti di lavoro, in persona, guarda alla complessita' di tutto questo. Alla necessita' che dopo il virus non si contribuisca anche con scelte sbagliate ad aggravare la situazione di diversi comparti economici, non di certo per perpetrare una societa' troppo basata sui consumi, ma per aiutare chi oggi rischia di perdere il proprio lavoro a riorganizzarsi, a provare a reinvestire nella propria attivita' e adeguarla ad un nuovo modello, che andra' esplicitato, condiviso, costruito. In una sola parola governato".

"Le aziende stanno pensando a piani di licenziamento..."

"Sono assolutamente certo che la maggior parte delle aziende stanno pensando a piani, se lo vogliamo dire in modo gradevole di efficientamento, se lo vogliamo dire in modo meno gradevole di licenziamento". Lo ha detto il sindaco di Milano. Giuseppe Sala, tornando a parlare del tema dello smart working nel corso della trasmissione 'Quante Storie' su Rai 3. "Io ho una seria preoccupazione e da qui i miei colloqui con tanti imprenditori, - ha aggiunto - il ragionamento che loro fanno e' che se con i tempi che corrono e i fatturati che scenderanno certamente, avro' bisogno di tutti questi spazi e queste persone? A me questa cosa angoscia. Se non torniamo oggi in ufficio, non sappiamo cosa succedera' in autunno. Anche a chi e' a casa, che non stia tranquillo". Poi Sala ha chiarito che lo smart working, il lavoro da casa, "e' una buona cosa e lo abbiamo utilizzato anche in Comune, ma non e' la normalita' - ha concluso -. Con molta gente a casa le comunita' si fermano e non parlo solo di bar e ristoranti infatti domani incontrero' decine di lavoratori del mondo dello spettacolo che sono rimasti senza lavoro. Mettiamo alla fame una quantita' di gente incredibile".

Sala: "Milano va reinventata"

Milano va reinventata. La pensa cosi' il sindaco Giuseppe Sala, ospite questa mattina della trasmissione "Quante Storie" su Rai3. "La mia citta' ovviamente bene non sta. Diciamo la verita': ha evitato guai maggiori. Dal punto di vista sanitario sarebbe irrispettoso, avendo avuto 2.000 vittime, dire che ce la siamo cavata, ma un po' e' cosi'. Poteva essere un dramma. Detto cio', si deve reinventare", ha osservato Sala. "Io - ha precisato il primo cittadino, commentando delle immagini della Milano pre-Covid - non rinnego nulla di quello che e' stato e anzi sono un po' un fiero genitore di quella Milano, tramite l'Expo e nel mio ruolo di sindaco, ma e' chiaro che oggi un po' va ripensata". "Non si puo' ripartire esattamente da li' e dire 'ritorniamo il piu' in fretta possibile a quella Milano', perche' non avrebbe tutto questo senso", ha concluso il sindaco








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