Milano
Smog: Regione investe 100 mln euro e punta su politiche per qualità dell'aria
L'assessore Cattaneo: "Le Regioni del Bacino padano hanno bisogno di attenzioni significative e straordinarie a livello nazionale"
Smog: Regione investe 100 mln euro e punta su politiche per qualità dell'aria
L'assessore all'Ambiente e Clima, di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo commenta i dati diffusi oggi dal Sistema nazionale di protezione ambientale (Snpa) e inseriti nel report annuale 'Mal'aria di città 2021 di Legambiente'. "Il traffico veicolare - dice Cattaneo - non è l'unica fonte d'inquinamento, anche i dati lo confermano. Indicano un trend pluriennale di diminuzione progressiva di Pm10 e Pm2.5, e di biossido di azoto (No2)".
"Il rapporto di Snpa - spiega Cattaneo - evidenzia la posizione di svantaggio del Bacino padano, per la qualità dell'aria, rispetto al resto del Paese. Una condizione dovuta alle particolari condizioni di natura orografica e meteo-climatica". "È questa la ragione - aggiunge l'assessore - per cui le Regioni del Bacino padano hanno bisogno di attenzioni significative e straordinarie a livello nazionale. Ciò, lo ripeto, mal si concilia col fatto che nella bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) non è stato inserito invece alcun intervento specifico". Il Pnrr è il programma d'investimenti che l'Italia deve presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next generation Eu.
"Per affrontare alla radice il problema - prosegue Raffaele Cattaneo - il Sistema nazionale di protezione ambientale (Snpa) conferma che non si deve agire solo sulla mobilità. Ma occorre intervenire su tutte le fonti di emissione, come riscaldamento domestico ed emissioni in agricoltura, che generano particolato secondario in atmosfera".
"A conferma di quanto il traffico veicolare non è l'unica fonte d'inquinamento e il tema della qualità dell'aria è complesso e necessita di un quadro molteplice d'interventi - precisa l'assessore all'Ambiente e Clima - ricordo che nel 2020, in Lombardia, a fronte di una riduzione di traffico pari a circa il 70%, si è registrata una diminuzione delle emissioni inquinanti dal 14% (Pm10) al 40% (Nox)".
"Alla luce del progredire della comprensione del fenomeno - sottolinea Cattaneo - e per rispondere a questa situazione, Regione Lombardia ha adottato un complesso molteplice di politiche, che abbiamo inserito nel nostro Piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria (Pria)".
"Si tratta di azioni - conclude Cattaneo - che agiscono su diversi fronti: mobilità, riscaldamento a biomasse ed emissioni che provengono dall'agricoltura. E sulle quali abbiamo appena messo in campo 100 milioni di euro di incentivi. Risorse concrete, mirate a sostituire i veicoli più inquinanti, ad agire sugli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici e a installare le colonnine di ricarica elettrica. Politiche attive, in grado di impattare molto più del semplice blocco dei veicoli più inquinanti".
Smog, Cattaneo a Legambiente Lombardia: da noi rispettati limiti UE
"Più che le suggestioni e le insinuazioni contano i fatti. La qualità dell'aria in Lombardia è in continuo miglioramento. Legambiente dice che 'le medie annuali rappresentano la cronicità dell'inquinamento e sono parametro di riferimento per la tutela della salute'. Finge di ignorare che Regione Lombardia per le medie è rispettosa da anni dei valori limite imposti dell'Unione Europea. Legambiente indica invece valori dell'Organizzazione mondiale della sanità, che non hanno valore normativo". Lo afferma l'assessore all'Ambiente e clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, replicando alle dichiarazioni del presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto.
"Dal 2018 per gli agglomerati di Milano, Brescia, Bergamo - precisa Cattaneo - i valori del Pm2.5 sono al di sotto del limite europeo di 25 microgrammi per metro cubo. Sempre dal 2018 la media di tutte le stazioni della Regione dei valori del Pm10 è al di sotto del limite europeo di 40 microgrammi per metro cubo".
Sempre secondo Legambiente l'emergenza smog non si placa, nemmeno nell'anno della pandemia, e paghiamo lo scotto dell'inadeguatezza dell'accordo di Bacino Padano. "Cosa dovremmo dire allora - prosegue l'assessore di Regione Lombardia - delle politiche nazionali? Sorprende allora su questo il silenzio assordante di Legambiente che non ha ancora sollevato al Governo neppure un'obiezione sull'assenza, nel Recovery plan italiano, di qualunque misura specifica sul miglioramento della qualità dell'aria. Come segnalato anche oggi dal presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. E questo, nonostante che le Regioni del Bacino padano abbiano mandato al Governo un progetto specifico, frutto dell'accordo di Bacino padano e della consuetudine di un lavoro comune".
Infine, secondo Legambiente, Regione Lombardia avrebbe dovuto ignorare le criticità che la pandemia ha creato nello spostamento delle persone e le raccomandazioni stesse dell'Oms sulla riduzione della mobilità collettiva. "Per loro - dice Cattaneo - non avremmo quindi dovuto assicurare distanziamento e regole di sicurezza nel trasporto pubblico, come previsto dall'Oms, bloccando nello stesso tempo tutte le auto euro 4 diesel".
"Mi sembra un esempio - precisa l'assessore all'Ambiente - di un approccio ideologico e irrealistico. Regione Lombardia ha il dovere di costruire soluzioni equilibrate. A questo risponde lo slittamento del blocco dei veicoli diesel euro 4 fino al termine dell'emergenza sanitaria, come concordato anche con il ministero dell'Ambiente". "Non è con le sceneggiate, come il flashmob odierno, mostrando un assegno che nessuno ci ha chiesto di pagare - conclude Cattaneo - che si risponde ai problemi del nostro ambiente, ma con azioni concrete. Solo così continueremo a migliorare la qualità dell'aria, come stiamo facendo, ed eviteremo le sanzioni dell'Unione Europea. Su questo vorremmo vedere in campo Legambiente e misurarne le sue proposte".