Milano

Smog e trasporti: botta e risposta tra Regione Lombardia e Comune di Milano

Redazione

Botta e risposta tra Regione Lombardia e Comune di Milano su inquinamento, smog e trasporti nel capoluogo meneghino

Smog e trasporti: botta e risposta tra Regione Lombardia e Comune di Milano  

"Parole, parole, parole. Da Regione Lombardia solo parole sul trasporto pubblico. Da decenni hanno pensato solo a fare grandi strade (come la Brebemi, sempre vuota) e non hanno migliorato il Tpl. Chi utilizza Trenord lo sa bene. Chi dice il contrario forse non l'ha mai utilizzata". Così in un post social il sindaco Giuseppe Sala. Dando inizio a un botta e risposta tra Regione Lombardia e Comune di Milano sul tema inquinamento nel capoluogo meneghino, ora che si torna a parlare di "domeniche a piedi" e di soluzioni locali che hanno una inevitabile efficacia limitata.

Fontana: "Sala pensi alla sicurezza, con noi 222 nuovi treni entro il 2025"

Dopo le dichiarazioni del sindaco di Milano, non tarda ad arrivare la risposta del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. " Sulle questioni sollevate dal primo cittadino del capoluogo lombardo relative a smog e trasporti, sottolineo che Regione Lombardia sta lavorando incessantemente, tant'è che negli ultimi 20 anni siamo riusciti ad abbassare del 40% la diffusione di sostanze inquinanti nell'aria. Servono interventi di sistema più che la chiusura del centro storico o di qualche via. Noi stiamo facendo molto e raggiungeremo l'obiettivo. Certamente non possiamo chiudere le aziende e gli allevamenti, anzi li stiamo aiutando con importanti risorse per rinnovarsi anche dal punto di vista ambientale e tecnologico", ha replicato Fontana. Il governatore della Lombardia ha inoltre sottolineato che "è stato piuttosto Sala lento ad accorgersi del problema sicurezza in città. Per cercare di risolverlo ha chiamato un ex capo della Polizia. Probabilmente il primo cittadino di Milano non ricorda che negli ultimi 10 anni l'Italia ha avuto ministri di centrosinistra che non hanno ammodernato le reti ferroviarie. Tanti protocolli d'intesa sottoscritti ma nulla di concreto, solo adesso stiamo vedendo alcuni cantieri. Regione Lombardia invece entro il 2025 immetterà in servizio oltre 222 nuovi treni, più della metà sono già operativi. A questi si aggiungono i fondi che annualmente destiniamo al trasporto pubblico locale, quindi anche a Milano, oltre 400 milioni di euro di fondi regionali poiché dallo Stato non arrivano risorse a sufficienza".

Smog, Lega: "Sala lasci stare Fontana e pensi ai suoi disastri in città"

Anche la Lega interviene nel dibattito, a sostegno del presidente Fontana e contro il primo cittadino di Milano. “Secondo il sindaco Sala al governatore Fontana servirebbero otto mandati per sistemare il trasporto pubblico locale e Trenord? Noi diciamo che a lui ne sono bastati neanche due per trasformare Milano nel Far West d’Italia e aver perso dopo un secolo le due storiche squadre della città: Inter e Milan. Come dimostrano i dati del Viminale e la storica indagine annuale della Qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore, la capitale economica d’Italia ha il triste primato nazionale per denunce di rapine per strada e furti, seconda per furti d'auto in sosta, terza per danneggiamenti e quarta per violenze sessuali. Milano è maglia nera con quasi 7mila reati denunciati ogni 100mila abitanti nel 2022 e denunce in crescita del 3.5% nel primo semestre 2023. La sicurezza in Città sia sui mezzi pubblici sia per le strade continua a essere ai minimi storici dimostrando il completo fallimento delle politiche di Sala e del Pd, vogliamo poi parlare di Area C a 7,5 euro al giorno o di Stadio San Siro?. Ricordiamo a Sala che Regione Lombardia è l’unica che investe risorse per più di 400 milioni all’anno in parte corrente per il Tpl di Milano, sugli oltre 600 disponibili, con un’infinità di servizi e di sconti importanti per tutte le fasce delle fragilità sociali. Dopo oltre dieci anni di gestione centrosinistra – prima Pisapia, poi Sala – Milano è diventata terra di nessuno tra baby gang, degrado delle periferie e aggressioni sui mezzi pubblici. Invece di criticare Fontana, Sala pensi ai giganteschi problemi di Milano che esistono fuori dal Municipio 1”. Così Alessandro Corbetta capogruppo della Lega in Regione Lombardia e Alessandro Verri capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Milano in risposta al sindaco Sala sulle critiche al governatore Fontana in materia di Tpl.

Truppo (FDI): "Sala chiede solo sacrifici ai cittadini"

Polemiche su Sala anche da parte del capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino Riccardo Truppo."Mai come in questi giorni pare evidente che tutte le misure intraprese e adottate dalla sinistra milanese siano state inutili e come siano stati vani e inutili i sacrifici chiesti ai cittadini residenti a Milano, ancor di più verso quelli che abitano nei comuni limitrofi dell’area metropolitana. Mi riferisco, in particolare, ai diversi milioni di euro di multe utilizzate come vera e propria tassa occulta, con poca e scarsa attenzione nei confronti dei veri dati ambientali che non hanno oggettivamente portato risultati soddisfacenti. Da parte della Giunta Sala, al riguardo, vi è un imbarazzante e assoluto silenzio. I giorni di smog, che hanno reso l'aria irrespirabile, non sono stati minimamente comunicati ai cittadini da parte di Palazzo Marino. Sembrerebbe, quasi, che quest’ultimo si vergognasse delle misure iperafflittive di Area B che non hanno prodotto alcun risultato. Questa è la riprova che, dati alla mano, i conti non tornano. Il particolato non viene rimosso dalle strade perché il Comune non possiede le macchine specifiche e idonee per pulire le strade e, ad ogni passaggio delle auto, le polveri si rialzano raggiungendo la soglia di allarme. È come vivere in una casa dove non si toglie mai la polvere. Evidentemente, stiamo parliamo di un tipo di politica 'di facciata'. Siamo ancora in attesa delle deroghe assolute richieste per le Forze dell'Ordine e per i medici, che abbiamo proposto e più volte sollecitato durante le discussione in Aula consigliare".

Piscina (Lega): "Sinistra ha fallito su mobilità, ma Sala insiste"

“È sotto gli occhi di tutti il mega fallimento dell’amministrazione comunale pseudo-green targata Sinistra in tema di mobilità. Nonostante l’evidenza, però, Sindaco e Giunta proseguono con le loro follie che non garantiscono risultati”. Così Samuele Piscina, consigliere comunale di Milano e Segretario provinciale della Lega. “I dati del Sole24Ore parlano chiaro e sono inopinabili: a Milano sono aumentati del 7,4% gli autoveicoli circolanti e del 5% i livelli del pm10. Il livello dell’inquinamento, peraltro, cresce di pari passo con la realizzazione delle nuove ciclabili che è stata del +4,7%. Al contrario, la Regione Lombardia ha registrato i dati migliori di sempre, da quando sono stati misurati i livelli della qualità dell’aria. Mi sembra abbastanza evidente che l’approccio comunale non porti alcun risultato, anzi peggiori la situazione sotto tutti i punti di vista, sia quello della qualità dell’aria che quello della mobilità. Sono anni che cerchiamo di spiegare al sindaco che creare nuove ZTL, togliere parcheggi, fare zone 30 o 15 e restringere le carreggiate non porta a un miglioramento della qualità dell’aria né alla riduzione del traffico veicolare. Anzi, così facendo obbliga gli automobilisti a fare giri più lunghi e lenti, aumentando il traffico e, quindi, inquinando di più. In tutta risposta gli Assessori Censi e Grandi rispolverano le domeniche a piedi che costringono i milanesi nella città senza creare benefici, chiedono restrizioni di Move-in e vogliono togliere i contributi per acquistare le auto meno inquinanti, a meno che non siano quelle elettriche che possono permettersi solo le fasce alte della popolazione. Qualcuno spieghi a questi folli che non hanno voluto le centrali nucleari come viene prodotta l’energia elettrica in Italia! Ci chiediamo infine dove la sinistra abbia dimenticato la coerenza considerando che da 12 anni aumentano costantemente il prezzo dei mezzi pubblici, biglietti e abbonamenti”, conclude Piscina.

Grandi: "Comune di Milano ha obiettivi importanti, serve maggiore serietà da Regione"

A difesa del Comune di Milano interviene l'assessore comunale al Verde e all'Ambiente Elena Grandi. "A Milano miriamo a ridurre del 50% entro il 2030 il trasporto privato su strada e rendere la città ciclopedonale entro il 2050". Tra le misure antinquinamento descritte per la città, oltre al piano locale e nazionale, molte coinvolgono direttamente anche la Regione. Istituzione di tavoli tecnici per coordinare ai diversi livelli le azioni in materia, riduzione delle percorrenze della scatola nera Move-In, revisione della destinazione degli incentivi per chi acquista automobili, da "sospendere per chi compra vetture che non siano elettriche". Inoltre, in una lettera redatta insieme all'assessore alla Mobilità del Comune di Milano Arianna Censi, Grandi chiede all'assessore all'Ambiente e al Clima di Regione Lombardia Giorgio Maione "maggior serietà e maggior restringimento delle regole della Regione" in fatto di provvedimenti emergenziali. Il Pria (Piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria) impedisce al Comune di agire in maniera più restrittiva quando i livelli di inquinamento salgono sopra la soglia di guardia. Grandi e Censi richiedono di poter applicare le misure antismog di primo livello dopo 2 giorni di sforamento dei limiti di PM10, contro i 5 attuali, passati i quali, secondo l'amministrazione comunale, dovrebbero essere invece attivate le misure di secondo livello. Le misure di secondo livello, sul piano regionale, riguardano solo "le biomasse e i camini a legna", afferma Grandi. "Le biomasse a Milano non le vogliamo più usare. Avevamo nel nostro regolamento dell'area il divieto di usare biomasse sia nelle pizzerie che per i riscaldamenti delle case. Abbiamo avuto chi ha fatto un ricorso e lo ha vinto. Avendo perso dobbiamo abbozzare, ma io credo che anche in questo Regione Lombardia dovrebbe ragionare. Se in una valle di montagna la biomassa ci può stare, in un centro non ci può stare. Il problema è troppo serio, c'è la gente che muore. Ci sono i bambini con la bronchite cronica e gli anziani che muoiono 5 anni prima del dovuto. Di questa cosa noi dobbiamo farci carico", conclude l'assessora.

Barberis (PD): Milano non può essere la sola a lavorare, Regioni si impegni

Anche Filippo Barberis, capogruppo del Pd a Palazzo Marino, incalza Regione sulla questione smog, sottolineando invece l'impegno concreto messo in atto dal Comune. "Milano è tra le città che fa di più a livello internazionale per la qualità dell'aria. Non possiamo però continuare a farci carico da solo di contrastare l'inquinamento di un area molto più ampia rispetto ai nostri confini amministrativi. Per questo è fondamentale incalzare e far lavorare anche Regione Lombardia. Fontana non si metta sulla difensiva ma apra al tavolo di lavoro che abbiamo proposto".







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