Milano
Social press point, in piazza Cordusio la prima "Edicola dei sogni"
Social Press Point ed è la prima "Edicola dei sogni" di Milano. Gestita da Comunità Nuova Cooperativa Sociale Onlus di Don Gino Rigoldi, l’edicola di piazza Cordusio non si limita a vendere i principali quotidiani e le riviste specializzate e di settore, ma permette di realizzare i progetti e i sogni di chi è meno fortunato, grazie ai profitti realizzati e alle donazioni ricevute dai clienti. La Social Press Point rappresenta inoltre un’opportunità di riscatto per persone in difficoltà, attraverso un’innovativa esperienza di lavoro (finora la start-up ha garantito un’occupazione a tre persone provenienti da situazioni di fragilità sociale).
La prima edicola sociale, etica e solidale di Milano è un’impresa coraggiosa che ha scelto di non vendere gratta e vinci, biglietti della lotteria, né tutto ciò che possa indurre al gioco d’azzardo. E su questo il commento del vicesindaco e assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, Ada Lucia De Cesaris: “L’Edicola dei sogni dimostra come sia possibile offrire opportunità di lavoro e di riscatto senza seguire la strada più facile, con un’iniziativa imprenditoriale che vuole contare su se stessa, rinunciando agli introiti del gioco d’azzardo per scommettere su un futuro socialmente responsabile”. Grazie ad un accordo con Messaggerie Internazionali, per tutto il periodo di Expo l’Edicola distribuirà in un’apposita vetrina i più prestigiosi quotidiani e le più importanti riviste di stampa estera.
Sul fronte del gioco d’azzardo, Palazzo Marino ha poi avviato un confronto con il Governo per definire una disciplina attenta anche alle esigenze e competenze territoriali, valutando le esperienze in corso e i risultati raggiunti. “Il sottosegretario Pierpaolo Baretta – spiega il vicesindaco De Cesaris – ha accolto la richiesta di incontro avanzata dagli enti territoriali, in particolare dal coordinamento dei Comuni lombardi, impegnati contro il gioco d’azzardo patologico. La maggiore criticità rimane la disciplina delle distanze dai luoghi sensibili, mentre molto vicine sono le posizioni sull’introduzione delle misure per combattere le infiltrazioni mafiose, sull’opportunità di intervenire per regolamentare in modo serio la pubblicità e sulla disciplina degli orari”. A questo proposito tra febbraio e aprile di quest’anno, la Polizia locale ha messo in campo 2.557 controlli e 330 sanzioni per il mancato rispetto delle fasce consentite.