Milano

Sofia Castelli, parla l'amica Aurora: "Zaka mi ha risparmiata per punirmi"

(a cura della redazione)

Sofia Castelli, uccisa a 20 anni dall’ex fidanzato, nascosto nell’armadio di casa sua. L'amica Aurora racconta le ultime ore della vittima

Omicidio di Sofia Castelli, parla l'amica Aurora: "Zaka mi ha risparmiata per punirmi"

Sono trascorsi quasi quattro mesi dall'alba del 29 luglio, quando Sofia Castelli viene uccisa con almeno cinque coltellate dall'ex fidanzato Zakaria Atqaoui. Mentre l'amica Aurora Fiameni dorme nella camera accanto. "Questa non è una storia come le altre – precisa Aurora -. Sofia era una ragazza forte e Zakaria non era violento, eppure l'ha uccisa. Queste cose possono succedere a chiunque", così l'amica della vittima, intervistata da Chiara Daffini di Fanpage.it. Aurora decide di raccontare le ultime ore di Sofia, per mantenerne vivo il ricordo e dare un monito ai suoi coetanei.

Il ricordo delle ultime ore di Sofia: l'incontro con l'ex fidanzato

"Quella sera dovevamo andare a ballare. Sofia nel pomeriggio è voluta andare a casa sua per prendere i vestiti che avrebbe indossato in discoteca, ma quando siamo arrivate davanti all'abitazione abbiamo visto Zaka, il fidanzato storico di Sofia, da tempo diventato molto geloso e possessivo", racconta Aurora. "Sofia qualche settimana prima aveva deciso di lasciarlo. Così nell'ultimo periodo lui scriveva insistentemente a me, per sapere di lei. Il suo ultimo messaggio, proprio la mattina di venerdì 28 luglio, è stato: ‘Tranquilla Aury, io adesso Sofia me la voglio dimenticare".

"Siamo saliti tutti e tre in casa di Sofia, loro stavano litigando, io mi ero messa in cucina a fare merenda. A un certo punto Sofia l'ha cacciato, dicendogli che non doveva tornare più e poi mi ha raggiunta in cucina. Sono convinta che sia stato proprio quello il momento, mentre sia io che lei eravamo distratte, in cui lui ha preso di nascosto le chiavi. Nessuna delle due l'aveva accompagnato e aveva controllato che se ne andasse, avevamo solo sentito chiudersi la porta", prosegue la ragazza.

Il rientro a casa dopo la discoteca

Dopo essere tornate a casa dalla discoteca, le due ragazze hanno iniziato a parlare della serata. "Parlavamo dei ragazzi che avevamo incontrato, dei ragazzi che ci potevano piacere… Era una normale conversazione che si può fare dopo la discoteca, a 20 anni, prima di andare a dormire". Aurora e Sofia sono andate poi a dormire in stanze separate perchè avevano sveglie ad orari diversi. "Io alle nove mi dovevo alzare e lei non voleva essere svegliata dalla sveglia, così sono andata nella camera che condivideva con il fratello, mentre lei era nella camera dei genitori. Ho proprio quest'ultima immagine di Sofia che prima di andare a dormire mi dice ‘Aury, ti voglio bene, buonanotte'. Io neanche le avevo risposto, stavo già dormendo. E invece quella è stata l'ultima volta che ho visto Sofia".

Il risveglio di Aurora dopo l'omicidio dell'amica

Proprio mentre entrambe le ragazze dormivano, Atqaoui ha colpito Sofia alla gola, uccidendola per gelosia. Aurora non si è accorta di nulla, fino al mattino successivo, quando i carabinieri hanno fatto ingresso nella casa di corso Roma, trovando il corpo senza vita di Sofia. Dopo che il 23enne aveva confessato l'omicidio.

"L’unica cosa che mi veniva da pensare era ‘Cavolo, è successo qualcosa a Zaka. Lui una volta aveva detto a Sofia ‘Se mi lasci, io mi ammazzo, mi faccio del male'. Così avevo pensato a lui, anche perché gli agenti mi avevano chiesto se lo conoscessi. Credevo che fossero venuti per interrogare me e Sofia su di lui, infatti mi ricordo di aver detto ai carabinieri ‘Interrogate prima me, tanto Sofia di solito dorme fino alle tre del pomeriggio, ora che riuscite a svegliarla si fa notte'. Ho ben in mente l'espressione di uno dei carabinieri, che mi guardava dispiaciuto", ricorda Aurora. 

Solo dopo aver visto l'omicida ammanettato in caserma, Aurora ha preso consapevolezza dell'accaduto. "Stavo salendo le scale e un agente mi ha chiesto: ‘Ma signorina, lei ha capito che cosa è successo?'. Io gli ho risposto anche un po' infastidita ‘No, nessuno mi dice niente'. Quindi siamo andati in una stanzetta e lì mi hanno detto ‘Signorina, la sua amica non c'è più'. Ero seduta sulla sedia, mi sono alzata e ho iniziato a urlare".

Aurora Fiameni: "Zaka mi ha risparmiata per punirmi"

Ancora oggi mi chiedo come mai Zakaria abbia voluto fare del male a Sofia, risparmiando me quella notte. Poi, continuandoci a pensare, sono arrivata alla conclusione che abbia voluto punirmi, un po’ come una sorta di vendetta. Secondo me lui poteva avercela anche con me, dato che io ero molto amica di Sofia e sapeva che ero una delle poche persone che Sofia ascoltava. Io e lui a volte abbiamo anche litigato, perché non potevo trascorrere del tempo da sola con Sofia. Quindi deve aver pensato: ‘Preferisco lasciarla viva, così la mattina si sveglierà e troverà quello che ho fatto'. Dopo quello che è successo ho iniziato a darmi colpe che magari non avevo, per esempio chiedendomi cosa sarebbe accaduto se avessi dormito insieme a Sofia, nella stessa camera. Magari avrebbe fatto del male a entrambe oppure a nessuna delle due".







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