Milano
Sovraffollamento delle carceri, il Consiglio comunale di Milano chiede amnistia e indulto
Approvato l'ordine del giorno presentato da Pd e Azione. FI favorevole, il centrodestra si spacca. Sovraffollamento delle carceri peggiore del 2013

Sovraffollamento delle carceri, il Consiglio comunale di Milano chiede amnistia e indulto
Promuovere un'amnistia o un indulto, depenalizzare alcuni reati e incentivare le misure alternative alla detenzione: è quanto chiede l’ordine del giorno approvato lunedì 7 aprile dal Consiglio comunale di Milano. Il testo, proposto da Alessandro Giungi (Pd), Daniele Nahum (Azione) e altri consiglieri di maggioranza, ha ottenuto un ampio sostegno in aula, con il voto favorevole anche di Forza Italia. Astenuti Noi Moderati, contrari Lega e Fratelli d’Italia.
Dati allarmanti sul sovraffollamento carcerario in Lombardia
Il documento denuncia una situazione critica negli istituti penitenziari italiani: quasi 62mila i detenuti a fronte di una capienza inferiore, con un tasso di sovraffollamento nazionale del 123,02%. A San Vittore si arriva al 214%, mentre nei tre istituti milanesi (inclusi Bollate e Opera) si tocca il 128,78%. Grave anche la situazione al carcere minorile Beccaria, dove si contano 69 detenuti per 48 posti, pari al 143,75%.
Suicidi in aumento e personale insufficiente
Il 2025 conferma una tendenza tragica: al 7 aprile sono già 15 i suicidi in carcere. Le criticità riguardano anche la carenza di organico tra polizia penitenziaria, personale educativo, sanitario e amministrativo. Il documento approvato ricorda che la Corte europea dei diritti umani ha già condannato l’Italia nel 2013 per “trattamenti inumani o degradanti” subiti da detenuti nelle carceri di Busto Arsizio e Piacenza, e oggi la situazione è persino peggiorata.
Centrodestra diviso, polemiche in aula
Durante il dibattito, la Lega con Alessandro Verri e FdI con Riccardo Truppo hanno bocciato la linea dell’amministrazione, sostenendo la necessità di costruire nuove strutture per garantire condizioni più dignitose ai detenuti. Truppo ha attaccato l’ipocrisia dell’atto votato, ricordando che le pene alternative “ci sono, ma non vengono sfruttate dalla stessa amministrazione”. Fratelli d’Italia ha anche rilanciato la proposta di aderire alla giustizia riparativa per i reati urbanistici, scatenando nuove tensioni politiche.