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Milano
Spaccio nel "bosco di Rogoredo": 12 arresti della PolFer
Il boschetto della droga di Rogoredo

Spaccio nel "bosco di Rogoredo": 12 arresti della PolFer

Nelle prime ore di questa mattina si è svolta a Milano un'operazione di polizia giudiziaria, condotta dal Compartimento Polizia Ferroviaria per la Lombardia, coordinata dal Procuratore Aggiunto Laura Pedio e dal Sostituto Procuratore Leonardo Lesti, della Procura della Repubblica di Milano, finalizzata all'esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 persone, 11 cittadini marocchini di età compresa tra i 19 e i 44 anni e di una donnaitaliana di 33 anni, gravemente indiziati di gestire lo spaccio di sostanze stupefacenti nell'area ferroviaria di Milano Rogoredo.

Secondo quanto spiegato dagli inquirenti, alcuni delle 12 persone arrestate per spaccio nell'area della stazione di Rogoredo erano già note alle forze dell'ordine. Come riferisce Mia News, sono stati inoltre sequestrati anche 10 kg di eroina, la sostanza stupefacente che - hanno riferito le forze dell'ordine nella conferenza stampa di stamattina - si spaccia in modo particolare a Rogoredo. Nel corso dell'indagine, iniziata lo scorso ottobre, sono state combinate attività tecniche di intercettazione e attività di osservazione e controllo, con delle simulazioni di acquisti. Non è contestata l'associazione finalizzata al traffico dato che non è stato possibile ricostruire i ruoli e la gerarchia. Si tratta di gruppi liquidi, hanno riferito gli inquirenti: alcuni dei componenti stanno ai margini del bosco e consegnano la droga agli acquirenti, altri trattano e suddividono le sostanze mentre il ruolo apicale è ricoperto dal fornitore che non si occupa di spaccio sul posto. La donna italiana coinvolta, da quanto ricostruito dalla polizia, è una tossicodipendente che faceva da autista. Nella stazione di Rogoredo, importante snodo del traffico ferroviario, si registrano di frequente degli attraversamenti illeciti: spesso si tratta di spacciatori che occultano la droga sotto il sedime ferroviario. Altre 23 persone sono state arrestate nel corso delle indagini, che si sommano alle 25 arrestate negli ultimi anni per spaccio di sostanze stupefacenti.

Centrodestra all'attacco: "Problema irrisolto"

Zona che torna dunque sotto i riflettori per lo spaccio di stupefacenti di cui è teatro. Le opposizioni vanno all'attacco. “I dodici arresti di questa mattina non fanno altro che sbugiardare, ancora una volta, la sinistra che parlava di miracolo Rogoredo: del resto basta farsi un giro nel quartiere, all'ex chimici, a Cascina Palma o al confine con San Donato, per trovare tossici, spacciatori, siringhe, degrado. Capisco che per Sala e il Pd sia più facile osservare piazza della Scala dai loro uffici, però evitino di esultare per riqualificazioni che esistono solo nella loro mente, certo non nella realtà. Poco tempo fa è stato trovato un morto a Cascina Palma, ora è finito in manette un gruppo di nordafricani che gestiva lo spaccio, nelle scorse settimane altri arresti: tutto ciò significa che Rogoredo non è per nulla guarita, anzi c'è ancora tantissimo da fare. Il Comune perché non fa mettere in sicurezza gli immobili abbandonati e occupati da tossici e spacciatori? Perché non implementa i passaggi della polizia locale? Ora è il momento delle risposte, è inutile continuare a nascondere la sabbia sotto il tappeto”. Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. 

“E menomale che per il Comune di Milano, Rogoredo non era più un problema. In ogni commissione di Palazzo Marino qualche esponente del centrosinistra si vanta di aver risolto la situazione. La verità, che ci viene confermata oggi anche dalla brillante operazione della Polfer, è che lì si continua a spacciare. I 12 spacciatori arrestati stamattina all’alba, come era prevedibile, sono tutti marocchini. Sicuramente qualcuno di loro sarà irregolare e destinatario di mandato di rimpatrio. Il mio ringraziamento al compartimento della Polfer per l’ottimo lavoro che continua a svolgere incessantemente in quell’area. Per il Comune, il problema droga non esiste al punto da bocciare tutti i miei emendamenti al bilancio, che proponevano azioni contro lo spaccio e di sensibilizzazione alla tematica per i giovani. Bene il Questore, avanti per questa strada!” Così il consigliere comunale di Fratelli d'Italia e assessore regionale alla sicrezza Riccardo De Corato.

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