Milano
"Spara a Giorgia", aperto un fascicolo per reato di "minaccia a corpo politico"
La scritta "Spara a Giorgia" all'indirizzo della premier Meloni era comparsa su una vetrina di una banca durante la manifestazione pro Palestina di Milano

"Spara a Giorgia", aperto un fascicolo per reato di "minaccia a corpo politico"
La Procura di Milano, guidata da Marcello Viola, ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di “violenza o minaccia a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario” in seguito alla comparsa della scritta “Spara a Giorgia”, tracciata su una vetrina di una banca durante la manifestazione pro Palestina del 12 aprile. Il procedimento, al momento, è a carico di ignoti.
Il messaggio, rivolto esplicitamente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è apparso nel corso di un corteo che ha visto la partecipazione di circa diecimila persone. Secondo le autorità, una quarantina di partecipanti legati all’area antagonista si sono resi responsabili di danneggiamenti e imbrattamenti su muri, banche, supermercati e altri esercizi commerciali.
Sei giovani indagati: anche un coltello tra gli oggetti sequestrati
In una tranche parallela dell’inchiesta, condotta dalla Digos e formalizzata con un’informativa trasmessa oggi ai pm, sono stati iscritti nel registro degli indagati sei giovani. I ragazzi, già denunciati ieri, sono accusati – a vario titolo – di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, imbrattamento e possesso di un coltello a serramanico.
Tra i reati ipotizzati figura anche la nuova aggravante prevista dal Decreto Sicurezza, recentemente entrato in vigore, che inasprisce le pene nei confronti di chi ostacola o aggredisce le forze dell’ordine nel corso di manifestazioni pubbliche.
L’inchiesta della Procura è destinata ad allargarsi: sono in corso accertamenti per identificare i responsabili delle scritte minacciose e degli atti vandalici registrati durante il corteo.
Identificato uno dei due agenti di Polizia con indumenti dell'estrema destra polacca
Nel frattempo la Digos di Milano ha acquisito le immagini per procedere all’identificazione dei due agenti che sono intervenuti sabato indossando due felpe con loghi di gruppi dell'estrema destra polacca. Uno dei due è stato identificato. La Questura di Milano sta approfondendo la vicenda per poi "valutare eventuali responsabilita' disciplinari" a carico dell'operatore in questione.