Milano

Spazio 900: e-commerce e restyling per la sede di via Campania

Modernariato e design italiano ed internazionale

Da più di 20 anni punto di riferimento per tutti gli amanti del modernariato e del design italiano ed internazionale, Spazio 900 apre il negozio online e cambia immagine.
Oltre 5mila i pezzi a catalogo tra mobili, accessori e complementi d’arredo del periodo tra il 1950 e il 1980 firmati da designer italiani ed internazionali, tutti di origine garantita. Da oggi, i prodotti possono essere acquistati anche dal sito e-commerce dedicato www.spazio900.com, un negozio online con la più ricca offerta di modernariato sul mercato e capace di supportare richieste a livello globale grazie ad un magazzino e ad una logistica aggiornati.

Contemporaneamente, lo storico showroom di viale Campania 51 a Milano resta il punto di riferimento per chi vuole vedere da vicino la preziosa e vastissima collezione valorizzata al meglio dal recente rinnovamento dei suoi spazi. Dopo vent’anni, Spazio 900 aggiunge colore e un nuovo setting per i suoi oggetti più importanti. Tutto ha inizio quando nel 1993 Enza De Iuliis e Adriano Albini spinti dalla loro passione per il modernariato aprono “Le cose del 900” un piccolo negozio in via Fiamma specializzato in oggetti di design del periodo che va dal 1930 al 1960. Nel corso del tempo lo spazio si amplia e duplica in Corso Garibaldi con il nome Spazio 900 Gallery. Agli inizi del 1999, i locali di un capannone industriale in Viale Campania vengono trasformati nell’attuale unica sede di Spazio 900, diventata storicamente il punto d’incontro per i cultori del design vintage e del modernariato.

Un importante indirizzo per tutti coloro che amano ricercare, collezionare o anche solo curiosare tra i vari oggetti d’arredo. Buona parte degli oggetti, complementi e mobili disponibili possono essere anche noleggiati per servizi fotografici, set cinematografici o spot pubblicitari, offrendo una vasta scelta di pezzi iconici ed esclusivi. Spazio 900 negli anni ha proposto una visione del design sostenibile, grazie al recupero dell’usato, ha creato tendenza, portando in luce e all’attenzione il modernariato, e promuovendo il valore di una casa che si fa unica con l’inserimento di arredi non seriali, ma con una storia da raccontare.

La sua fama è nota anche grazie alle mostre e agli eventi organizzati nel tempo come "Fuori Produzione di Design" in concomitanza con il Salone del Mobile (2000-2014): un’esposizione di pezzi unici richiesti dai collezionisti e dalle gallerie di tutto il mondo. Al Fuorisalone 2010 con un’installazione di un container in vetro in Largo la Foppa è stato esposto per la
prima volta il modernariato in ‘piazza’, aprendone la fruizione non più solo a pochi intenditori, ma a chiunque volesse apprezzare prodotti, colori e forme del design made in Italy. Recentemente, le esposizioni all’interno degli spazi della Galvanotecnica Bugatti in Zona Tortona e di un loft in zona Ventura Lambrate durante il Fuorisalone del 2015, hanno avuto un grande riscontro di pubblico e critica. Entrambi accomunati da un unico concept, quello di un design che si fa etico recuperando i pezzi storici, si sono distinti all’interno della vastissima proposta del Salone.

Il loft privato di via Ventura includeva tre installazioni che rappresentavano diversi periodi storici attraverso alcuni pezzi iconici: gli anni ’50 capovolti sul soffitto, gli anni ’60 appesi a parete e gli anni ’70 al centro dello spazio della grande sala. Attualmente la collezione vanta pezzi di designer illustri come Ron Arad, Osvaldo Borsani, Achille Castiglioni, Joe Colombo, Tom Dixon, Charles Eames, Ignazio Gardella, Arne Jacobsen, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Bruno Munari, George Nelson, Verner Panton, Eero Saarinen, Gino Sarfatti, Livio Seguso, Ettore Sottsass, Marco Zanuso e noti marchi quali Arredoluce, Arteluce, Artemide, B & B, Brionvega, Cassina, Fontana Arte, Herman Miller, Kartell, Knoll, Olivetti, Vitra e tanti altri.







A2A
ZX