"Spero ti violentino dei negri": sindache minacciate sul web. Sala solidale
Accoglienza profughi e violenza verbale sul web, fanno discutere i casi di Siria Trezzi (Cinisello), Mara Rubichi (Cesano) e Monica Chittò (Sesto)
"La mia vicinanza alle sindache del milanese che hanno subito minacce e insulti per il patto di accoglienza. Non arretreremo di un passo". Cosi' il sindaco di Milano Giuseppe Sala su Twitter prende posizione in merito alle minacce subite recentemente dal sindaco di Cinisello Balsamo Siria Trezzi, e anche da Mara Rubichi, vicesindaca di Cesano Boscone e da Monica Chitto', sindaco di Sesto.
E' un'onda lunga dunque il caso esploso dopo le denunce del sindaco di Cinisello Balsano Siria Trezzi. La donna ha pubblicato domenica una schermata del suo cellulare per rendere pubblico il commento di chi l'ha pesantemente offesa su facebook augurandole di essere stuprata dai migranti avendo deciso di dare accoglienza ai profughi nel proprio Comune. "E’ già successo altre volte in precedenza, ma questa volta non voglio più fare finta di nulla - ha spiegato -. Ho deciso dunque di pubblicare dalla mia pagina il commento (ora rimosso) di questa persona che, commentando un post dedicato all’accoglienza a Cinisello Balsamo, si augura che io venga violentata. Si può essere in disaccordo con le scelte politiche e amministrative, avere visioni diverse della società, ma sono convinta che ci siano dei limiti che non debbano essere oltrepassati ed ho deciso di procedere anche in sede legale".
Ma non c'è solo il caso di Siria Trezzi: anche il vicesindaco di Cesano Boscone Mara Rubichi ha subito sempre su facebook pesanti insulti. E ha commentato: "Tra l'augurio che io potessi subire una violenza sessuale, le minacce di prendermi a schiaffi, le battute più o meno allusive, c'è stato un momento in cui ho pensato che dovremmo temere più i nostri concittadini che non le persone che arrivano da lontano. Però volevo rassicurare gli odiatori seriali e i leoni da tastiera: il sorriso non me lo togliete perché la storia vi darà torto. Il nostro coraggio e le nostre firme costruiranno un mondo migliore -lo dimostra la manifestazione di ieri (sabato, ndr) -. Anche per i vostri figli che, alla fine, è l'unica cosa che conta".
Il sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chittò ha invece ricevuto una lettera anonima di insulti condita da minaccia di morte: "Non é la prima volta che mi accade. Il clima politico di odio e sempre più avvelenato sollevato da alcuni in campagna elettorale sul tema degli immigrati genera anche queste conseguenze", ha commentato.
"Le intimidazioni e gli insulti agli amministratori che giovedi' scorso hanno firmato il Patto sull'accoglienza diffusa non si fermano - afferma il segretario metropolitano, Pietro Bussolati - Venerdi' minacce inaccettabili e indegne a Siria Trezzi, oggi invece vittime sono Mara Rubichi, vicesindaca di Cesano Boscone, e Monica Chitto', sindaca di Sesto, che venerdi' si e' vista recapitare una lettera anonima con minacce di morte". "Gravissimo e inaccettabile - prosegue Bussolati - che una sindaca sia oggetto di minacce indegne e sessiste per il suo impegno a favore di integrazione e sicurezza; per questo non posso che rivolgere la mia solidarieta' umana, prima che politica, alle amministratrici coinvolte, che spesso divengono bersaglio ancora piu' facile dei propri colleghi, per il sol fatto di essere donne. Non possiamo abbassare la guardia rispetto a simili episodi, figli di un clima violento e pericoloso, di cui sono complici politiche che cavalcano odio e intolleranza verso lo straniero", conclude il segretario metropolitano.
"Da tempo nel nostro Paese si respira un clima pesante di astio, rabbia ed intolleranza che genera atti come questo. Sempre lo scorso venerdi', anche Siria Trezzi, la sindaco di Cinisello, e' stata oggetto di pesanti insulti sessisti e xenofobi, in una prassi intimidatoria che lede, come nel caso della Sindaco Monica Chitto', prima di tutto il loro essere donne, e poi il ruolo istituzionale ricoperto. Non pensiamo sia un caso, infatti, che un gesto vile come un post su Facebook o una lettera minatoria anonima, abbiano come bersaglio due donne Sindaco, alle quali va tutto il nostro affetto e la nostra solidarieta' umana e politica - aggiunge il segretario cittadino di Sesto San Giovanni, Marco Esposito - Per dire basta a questo clima pesante di rabbia, violenza ed esasperazione, noi partiti della coalizione di Centrosinistra abbiamo deciso di promuovere un presidio per sabato 27 maggio, dalle ore 15 in piazza della Resistenza, aperto a tutte le forze politiche e a tutte le cittadine e i cittadini, per dire basta ad ogni forma di violenza e per difendere la nostra democrazia da questi atti intimidatori che non ci fermeranno".
Numerosi gli attestati di solidarietà giunti a Siria Trezzi. Cui si aggiunge ora quello di Barbara Pollastrini, vicepresidente del Pd e componente della Commissione Jo Cox sull'intolleranza e i fenomeni d'odio: "Tutta la mia solidarietà alla sindaca di Cinisello Balsamo, Siria Trezzi, per le odiose offese subìte su Facebook in seguito al suo impegno per una accoglienza giusta per tutti. Ognuna di noi ha avuto le sue ingiurie e sappiamo quanto possano ferire. Nella Commissione, presieduta da Laura Boldrini, stiamo lavorando per avanzare proposte concrete per combattere l'odio sia a livello culturale sia informativo. Ormai si è aperto un grande dibattito sulle opportunità della rete e insieme sui rischi drammatici che comporta. Sempre più il web è veicolo di sentimenti brutali fino alle minacce vere e proprie, fino all'umiliazione che porta all'annichilimento, fino alle estreme conseguenze, al suicidio. Oggi il The Guardian britannico denuncia le falle nel sistema di controllo del social network più diffuso nel mondo. Anche dalla Commissione - dove abbiamo audito i rappresentanti del gruppo guidato da Mark Zuckerberg così come i direttori dei media tradizionali - è venuto un richiamo alla responsabilità di chi detiene e gestisce l'ampio mondo dell'informazione. Servono nuove regole per il web. Non può valere solo la logica del profitto. E' indispensabile promuovere costantemente una contro narrazione da contrapporre all'odio. Presto la Commissione farà un rapporto del lavoro svolto in questi mesi e avanzerà proposte concrete al Parlamento e a tutte le istituzioni preposte a salvaguardare l'integrità della persona e dei suoi diritti, oltre che della sua sicurezza", conclude Pollastrini.
Commenta anche Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda: "Esprimo la mia solidarietà ai sindaci milanesi del Pd e del centrosinistra oggetto di pesanti insulti e minacce sui social per avere aderito al programma di accoglienza degli immigrati richiedenti asilo spacciati per finti profughi. A differenza del Pd, che tace quando i militanti leghisti subiscono attacchi e violenze fisiche a Milano, noi condanniamo questi comportamenti e i loro autori. Detto questo che i sindaci ‘pro immigrati vengano’ sommersi di critiche mi pare scontato e inevitabile: con 350mila persone nella Città Metropolitana sotto la soglia di povertà firmare un protocollo, da 70 milioni l’anno, per ospitare 5000 immigrati africani che non scappano da nessuna guerra, rappresenta una presa in giro per chi non arriva a fine mese o è in emergenza abitativa o lavorativa. Cosa si aspettavano dai cittadini? Ringraziamenti? Complimenti? Poveri illusi. La realtà quotidiana è ben diversa dall’illusione mediatica della marcetta politicizzata pro immigrati, con vip radical chic, andata in scena sabato a Milano…"