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La Cozzi, com'era e come è. La storia dietro la piscina storica di Milano

Quando si passa per Viale Tunisia è difficile non notare l’imponente edificio in marmo e mattoni rossi. È la piscina Cozzi, struttura storica della città inaugurata il 3 maggio 1934 ed intitolata al militare milanese medaglia d'oro al valore Roberto Cozzi, gestita da Milanosport dal gennaio 2002.

L’importanza storica della Cozzi è indiscutibile: concepita dall’ingegnere Luigi Lorenzo Secchi, è stata la prima vasca coperta in Italia e per diverso tempo una delle più grandi piscine coperte d’Europa (insieme alla piscina dell’isola di Margherita a Budapest e alla Hallenschwimmbad del quartiere Mitte di Berlino), oltre che un notevole esempio di tecnologia d’avanguardia per i tempi. Degna di nota anche la rapidità con la quale fu costruita la struttura: 172 giorni di lavori, tra i quali ben 109 con condizioni meteo avverse.

Ancora oggi, entrando nell’atrio della Cozzi, si possono avvertire forti collegamenti con il periodo storico in cui la piscina è stata costruita, nonostante il passare degli anni e i diversi ammodernamenti: sono ancora presenti la porta originale del vecchio bar e una lastra in marmo con incisa una frase di Gabriele d’Annunzio, un monito per i nuotatori milanesi: “Maestri facili nell’esercitare il nuoto debbono essere tutti gli italiani della penisola, disegnata in tante rive ed emersa da tanti mari”. 

Varcate le porte delle vasche si percepisce immediatamente la grandezza dello spazio, ancora oggi molto moderno nonostante gli 83 anni d’età. L’impianto è costituito da due vasche (una lunga 33 metri – misura ufficiale utilizzata alle Olimpiadi fino agli anni ’50 – ed un’altra di 20 metri, utilizzata soprattutto dai bambini, dalle gestanti e per i corsi di acquafitness), tre trampolini (due da 1 metro, due da 3 metri) e tre piattaforme (una da 3 metri, una da 5 metri e la più alta da 10 metri).

Una delle caratterisitiche più importanti della vasca da 33 metri è la profondità: sotto i trampolini si toccano i 5 metri.

Per questa ragione da sempre la Cozzi offre una ricca scelta per quanto riguarda i corsi di tuffi; inoltre questa peculiarità permette l’allenamento dei sommozzatori dei vigili del fuoco, che da molti anni si allenano regolarmente nella vasca da 33 metri, dove il fondo permette di fare esercizi che in altre piscine non sarebbero possibili.

Durante i suoi lunghi anni la Cozzi, insieme alla città di Milano, ha subito le naturali evoluzioni del tempo, sia in termini di abitudini dei cittadini che dal punto di vista urbanistico. Servizi una volta fondamentali come i bagni pubblici per i viaggiatori ed i galantuomini di inizio Novecento (presenti in quasi tutta la città) sono caduti in disuso, ma è ancora possibile ammirarli negli spazi originali della Cozzi, con i pavimenti in marmo e gli intarsi e mosaici.

Vale lo stesso discorso per i lavatoi, presenti in Cozzi fino al ’79, dove era possibile andare in settimana a lavare i vestiti pagando un biglietto d’ingresso (il lavatoio più famoso di Milano si trova nel vicolo dei Lavandai, sui Navigli). Oggi quello spazio è stato sistemato e messo a disposizione del “Circolo della spada Mangiarotti” per gli allenamenti di scherma.

Naturalmente nel tempo sono stati effettuati numerosi lavori di ammodernamento: negli anni ’80 sono stati completamente rinnovati gli ambienti degli spogliatoi e delle docce, resi ancora più moderni da nuovi interventi nel 2008. Nel 2016 sono stati istallati nuovi fari a led per rendere l’ambiente più luminoso e garantire contemporaneamente alla struttura una fonte di energia più sostenibile.

Anche le già citate strutture per i tuffi hanno subito delle sostanziali trasformazioni ad esempio i trampolini da 3 metri in passato erano installati su appoggi metallici mentre oggi l’ossatura è completamente in cemento armato. Da ricordare anche l’installazione di un dispositivo, utilizzato durante le gare di tuffi, per la produzione di bolle d’aria che serviva per ridurre la forza di impatto quando gli atleti entravano in acqua: in seguito questo dispositivo è stato sostituito in base ai nuovi regolamenti per le gare ed in alternativa è stato adottato uno strumento per la movimentazione dell’acqua.

Oggi la Cozzi oltre la piscina offre diversi servizi: una palestra per il fitness, un centro di fisiologia sportiva utile per le normali cure e per le emissioni di certificati di idoneità fisica per l’attività sportiva agonistica e non. Inoltre è possibile godere del sole e di un momento di relax durante i mesi più caldi grazie alla presenza di un curato solarium sul tetto dell’impianto.

La piscina Cozzi è e resterà il simbolo del nuoto a Milano: per chi vuole scoprirla e per chi vuole guardala con occhi nuovi la struttura è aperta tutti i giorni, mattino e pomeriggio (anche fino alle ore 23).