Micamp, un Lido di divertimento tra skateboard, orienteering e molto altro
Il Micamp al Lido va avanti tra skateboard orienteering e tanto divertimento
L’estate procede a passo spedito, i milanesi vanno in vacanza e le strade si spopolano giorno dopo giorno. Eppure, c’è un luogo dove le giornate sembrano non aver mai perso il ritmo: è il Micamp al Lido di Milano, dove, grazie a movimento, entusiasmo ed amicizie, per i ragazzi milanesi è impossibile annoiarsi. I campus organizzati da Milanosport al Lido e al Saini, che a metà luglio hanno già superato i 3000 iscritti, prevedono infatti la pratica di 18 discipline diverse, 4 al giorno a rotazione, con l’unica costante della piscina. Gli educatori che assistono i ragazzi hanno predisposto un numero così ampio di attività sportive proprio per permettere a tutti di toccare con mano anche gli sport meno convenzionali, che durante l’anno in pochi hanno modo di conoscere e praticare. In particolare, quest’anno ad entusiasmare i ragazzi sono state le tre novità introdotte: skateboard, hip-hop ed arti circensi, che si aggiungono alle 15 attività che anno dopo anno scandiscono le giornate degli iscritti, dal minigolf all’orienteering. Certamente, ognuno ha la sua preferenza, ma dalle mani che si alzano al suono di Skateboard, si capisce quanto sia apprezzata questa nuova disciplina.
Assieme a tennis, hip-hop ed arti circensi, lo skateboard è una delle attività che viene insegnata da veri e propri specialisti. Uno di loro è E.J. Polo, skater professionista al Pinbowl Skatepark, che ai ragazzi vuole trasmettere la passione per questa originale attività che unisce trasporto e divertimento e che, dal 2020, sarà disciplina olimpionica. I ragazzi sono entusiasti, circondano E.J. per chiedergli dove allenarsi una volta usciti dal campus, ma soprattutto raccontano di aver già comprato lo skateboard, per potersi allenare a casa propria, un enorme orgoglio per E.J.
Non sono così rari questi momenti di soddisfazione per gli educatori dei Micamp, anzi. Con i ragazzi si stringono bellissimi rapporti di amicizia e fiducia, soprattutto grazie alla dedizione e alla passione degli educatori: c’è chi, ad esempio, vuole trasmettere ai bambini la calma e la pazienza con il minigolf e chi, come l’educatore di orienteering, ne stimola le menti sottoponendoli a ingegnosi quiz. Ci sono educatori che sono lì da ormai molti anni, ma spesso sono proprio i ragazzi ad annoverare i record di anni trascorsi ai Micamp: alcuni di questi, ormai giunti allo Sportcamp, l’ultimo per età (10-14 anni), hanno iniziato con i Magicamp (5-7 anni) accompagnati da Regina, una delle educatrici più storiche al Lido.
Alessandra ad esempio ha solo 13 anni, eppure, come dichiara lei stessa con soddisfazione prendendo in giro il Direttore sportivo del campus lì accanto “sono qui da più tempo di te!”. Sono già 5 anni infatti che Alessandra frequenta i Micamp al Lido: anno dopo anno li aspetta con ansia. “Qui imparo un sacco di sport che durante l’anno non praticherei mai, ormai siamo un gruppo fisso da 5 anni, torniamo sempre qui. La notte prima siamo emozionati di rivederci tutti dopo un anno!”. L’entusiasmo di Alessandra è evidente anche dalla tristezza sul suo viso quando riflette sul fatto che l’anno prossimo raggiungerà l’età massima per i Micamp, i 14 anni. “Estenderemo l’età dei campus apposta per averti di nuovo qua!”, prova a consolarla con una battuta il Direttore sportivo Lorenzo Sfolcini, del Centro Sportivo Italiano di Milano, come gli altri educatori, che si occupa della turnazione dei corsi, per permettere a tutti di praticare le 18 diverse discipline, e che recentemente si è visto chiedere da uno dei ragazzi del campus di fargli da padrino, a dimostrazione del bellissimo legame che si instaura tra educatore e ragazzi.
Sport, divertimento ma anche valori. Ilaria Spoladori, coordinatrice e consulente pedagogica al Lido da 5 anni, specializzata in psicomotricità ne è certa: “lo sport è un veicolo di integrazione e di educazione fortissimo, a volte anche più forte delle parole. Tutto ciò che passa attraverso l’esperienza corporea è qualcosa di molto immediato: i ragazzi imparano lo spirito di collaborazione, necessario per raggiungere obiettivi possibili solo attraverso la collaborazione e l’affiatamento. Tutto questo senza mai smettere di divertirsi.”. Lo sa bene Matteo, 8 anni, che guardando gli istruttori domanda “ma perché solo una volta a settimana skateboard?” e pensa subito a luglio dell’anno prossimo, quando finalmente tornerà ai Micamp.