Milano

Stadio, in settimana i documenti dai club per avviare il dibattito pubblico

Futuro di San Siro, l'assessore Tancredi: "I documenti attesi da Milan e Inter sono in arrivo. A settembre avvieremo il dibattito pubblico"

Stadio, in settimana i documenti dai club per avviare il dibattito pubblico

I documenti attesi dal Comune da Milan e Inter per poter avviare le procedure per il dibattito pubblico sullo stadio "sono a quanto ci risulta in arrivo, dovrebbero arrivare prima della fine di questa settimana, ma non posso confermarlo, dipende dai club": lo ha riferito l'assessore comunale all'Urbanistica Giancarlo Tancredi intervenendo in una commissione consiliare dedicata al dibattito pubblico sullo stadio, dove è intervenuto anche il coordinatore del dibattito pubblico, Andrea Pillon.

Stadio, Tancredi: "A settembre pronti per il dibattito pubblico"

Tancredi ha precisato che i club "non hanno un termine" entro il quale devono inviare la documentazione ma, ha detto "hanno manifestato la volontà di consegnarli quanto prima". Come ricordato dall'assessore si tratta "dell'aggiornamento sullo studio di fattibilità" e del "dossier di progettazione" da sottoporre alla Commissione nazionale", la quale dovrà poi dare "il benestare per avviare il dibattito". Il tempo di risposta della Commissione nazionale "dovrebbe essere di un settimana". Quindi, ha concluso Tancredi "se i tempi saranno rispettati dai club, nell'arco del mese di settembre sarà possibile avviare le attività proprie del dibattito pubblico".

Dibattito sullo stadio, Pillon: "Quattro o cinque incontri aperti al pubblico"

"Noi abbiamo pensato di organizzare 4 o 5 incontri aperti al pubblico, in parte in presenza e in parte online, sperando che a settembre le restrizioni anti-covid restino quelle di adesso. Al momento non posso essere più preciso sulle date e sui temi ma ci sarà sicuramente un incontro dedicato alla presentazione del dossier di progetto nel suo complesso, poi un incontro sulla fattibilità economica dell'intervento, prima uno sulle ragioni di uno stadio nuovo, uno sulle ricadute sociali, sul quartiere e sulla città, uno ulteriore sugli aspetti di natura ambientale, i cantieri, il verde, le tecnologie utilizzate". Così il coordinatore del dibattito pubblico sullo stadio di San Siro Andrea Pillon, audito in commissione comunale a Milano. "Parallelamente, ne organizzeremo altrettanti di approfondimento, un po' più tecnici, che hanno l'obiettivo di coinvolgere le associazioni, le categorie economiche, le professioni, il mondo accademico".

Anche questi incontri saranno aperti ai cittadini e tutti gli incontri saranno videoregistrati. "E' una modalità organizzativa abbastanza utilizzata" anche altrove, come in Francia, spiega e aggiunge che da questo percorso dovrebbe uscire, e "normalmente" esce, "un quadro abbastanza chiaro di tutte le posizioni e di tutte le problematiche". Sulla base di questo, Comune di Milano e club calcistici stileranno un dossier conclusivo, per il quale hanno due mesi di tempo, con cui comunicheranno le proprie intenzioni, replicando di fatto così alla città.

Dibattito pubblico sullo stadio, perplessità in maggioranza

Come riporta l'agenzia Dire, qualche consigliere, anche in maggioranza, ha manifestato la propria perplessità per l'iter. Il dem Rosario Pantaleo parla di "fumo negli occhi" e di un percorso "che non da ai cittadini nessuna possibilità di incidere" mentre Enrico Fedrighini del gruppo 'Beppe Sala sindaco' ricorda a Pillon che "esiste anche un altro progetto che prevede la ristrutturazione dello stadio ad un costo di 300 milioni di euro". Il verde Carlo Monguzzi accusa il coordinatore "di aver incontrato in modo incauto le squadre". Secondo il capogruppo di Europa Verde, infatti, "esiste un problema di democrazia e partecipazione: dobbiamo dimostrare nei fatti che il dibattito sarà serio, autorevole e indipendente, e non preconfezionato".

Alessandro Giungi (PD) ha invece sollecitato il coinvolgimento del Consiglio comunale: "Non siamo notai, siamo amministratori, vogliamo partecipare" e Enrico Marcora (FdI) si è detto "contrario al modo e alla forma" del dibattito che anche a suo parere dovrebbe "avvenire anche formalmente all'interno del Consiglio comunale". "Il coordinatore deve prima di tutto incontrare i consiglieri", ha affermato. Il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico ha auspicato che tutto il processo sia "più prolifico rispetto al dibattito sulla riapertura dei navigli" mentre i leghisti Alessandro Verri e Samuele Piscina hanno anche loro rimarcato che "è fondamentale un passaggio all'interno dell'Aula consiliare"








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