Milano
Stadio San Siro, il progetto alternativo dello studio JM. FOTO
Stadio di San Siro, la proposta dello studio JM Architecture per riqualificare l'impianto esistente: "Un diamante per la Scala del calcio"
Stadio San Siro, il progetto alternativo dello studio JM
Stadio di San Siro, nel giorno in cui a Palazzo Marino il consiglio comunale si riunisce per discutere il futuro dell'impianto, lo studio JM Architecture di Jacopo Mascheroni ha diffuso alcune immagini di quello che potrebbe essere il proprio progetto, alternativo e indipendente rispetto ai due attualmente in lizza, per recuperare la struttura attuale e ammodernarla scongiurandone l'abbattimento. Un "diamante per la Scala del calcio", come recita la nota stampa.
"Lo stadio di Milano Giuseppe Meazza è oggi - si legge -, dopo un secolo di storia, icona del calcio internazionale e parte integrante dell’identità della città. Il lungo percorso di ammodernamento dell’impianto non è mai stato definito chiuso, proprio perché l’evoluzione architettonica e funzionale è alla base della natura stessa di questo stadio. Oggi nuove esigenze hanno riattivato questo processo di rinnovamento mirato alla trasformazione dell’attuale struttura in uno stadio contemporaneo all’avanguardia. Il progetto di ristrutturazione parte dal suo centro nevralgico, il campo, e risale le rampe fino al secondo anello in uno stile nuovo che rispetta il valore originario della struttura e la sua storia. Si tratta di una opportunità che basa la sua idea creativa su 5 interventi fondamentali"
I cinque interventi
1.0 Il primo intervento da noi definito “Anello Zero”, è un accorgimento progettuale che sfrutta la distanza che separa oggi le tribune del primo anello a quota rialzata dal livello del manto erboso. La semplice estensione della sezione delle gradinate e l’abbassamento del terreno di gioco di circa 2,2 m, propone 3.000 nuove postazioni premium per permettere agli spettatori di vivere l’evento da protagonista e da una nuova prospettiva ancora più esclusiva, rispettando tutte le normative UEFA in termini di distanze dal perimetro del campo.
2.0 La Copertura a diamante è il secondo intervento fondamentale che va a comporre il progetto. Protegge ed esalta la forma originale dello stadio, avvolgendo le tribune a catino del secondo anello. Le lastre estruse in policarbonato compatto che modellano il diamante sfaccettato favoriscono un nuovo comfort acustico interno ed esterno risolvendo rispettivamente il rimbombo interno e l’inquinamento acustico attuale nei confronti del quartiere. Date le nuove proporzioni della copertura in relazione all’altezza e alle aperture è nettamente favorito il microclima interno a beneficio del manto erboso e degli spettatori.
3.0 Si invertono le logiche degli anelli e il terzo scende al livello inferiore: il Nuovo Terzo Anello ricalca l’impronta del Terzo Anello demolito e diventa un filtro di accesso e di servizi leggero e permeabile che circonda lo stadio su due livelli: il primo a quota zero, dove sono collocati i tornelli, leggero e permeabile, mentre il secondo al -1 offre al pubblico tutti i comfort per vivere un’esperienza a 360 gradi, requisito fondamentale degli stadi moderni. La piattaforma è dotata di una copertura a verde ed un involucro trasparente che accentua la sicurezza del sistema di ingresso, mentre la piazza antistante ospita lucernari circolari per portare la luce al livello inferiore. 4.0 I servizi al pubblico oggi insufficienti vengono implementati grazie allo sfruttamento dei vuoti presenti tra i pilastri strutturali che percorrono tutto il perimetro esterno e l’intradosso dei due anelli esistenti. Nuovi solai prefabbricati andranno a suddividere queste aree per sfruttarle al massimo inserendo servizi hospitality, food&beverage, servizi igenici e primo soccorso.
5.0 Le Rampe a servizio del secondo anello, da sempre icona dello stadio Meazza, sono riportate in primo piano grazie alla demolizione delle torri esterne. Vengono esaltate con l’aggiunta di una sagomatura in alluminio composito che ne ammorbidisce la forma e ne accompagna il gesto su tutto il perimetro dello stadio.
"Alla luce di questi interventi - prosegue la nota dello studio - lo Stadio Giuseppe Meazza passerà dalla capacità attuale a 61.731 posti, di cui 9.500 posti premium, rispettando gli standard UEFA e i trend degli stadi dei Maggiori Club al mondo (15% del totale). (Posti Totali Attuali – Posti Terzo Anello) + Anello Zero = (75.923 -17.192) + 3.000 = 61.731 Posti a sedere. Di vitale importanza per rispetto delle squadre e del pubblico di tifosi è la fruizione dell’impianto nelle fasi della ristrutturazione, sviluppando il cantiere in parallelo all’utilizzo dello stadio. Vi sono infatti tutte le tecnologie necessarie per pensare ad uno “smontaggio e montaggio” in sicurezza, limitando talvolta l’accessibilità ad alcuni settori ma mantenendo viva la struttura per tutte le stagioni calcistiche. In particolare la prefabbricazione a grande scala delle componenti del progetto permetterà di ridurre i tempi di cantiere e massimizzare qualità e pulizia durante tutto il processo costruttivo. Il programma di intervento prevede di iniziare con lo smantellamento della copertura e delle torri di supporto entro il termine della prima estate di lavoro, sfruttando la configurazione a moduli degli elementi strutturali. Le rosse travi reticolari in acciaio che sovrastano oggi lo stadio sostenendo la copertura, verranno preservate in loco e posizionate lungo l’asse principale della piazza che unisce lo stadio alla rete di trasporti cittadina. In questo modo andranno a definire il boulevard che porta alla stazione della metropolitana fungendo da quinte imponenti a manifesto della storia della stadio Meazza".
"Contestualmente si procederà con l’abbassamento del campo da gioco e con la costruzione dell” ”Anello Zero”, il quale con i posti premium potrà bilanciare i mancati incassi dovuti ai successivi mesi di ristrutturazione. Seguirà poi la demolizione delle porzioni del terzo anello e delle relative torri di supporto fino alla fondazione, proseguendo poi con l’ampliamento dei servizi predisposti ai livelli interrati. Queste fasi di lavoro si suddivideranno in scansioni semestrali, partendo dal settore verde per proseguire con l’arancione, il blu ed infine con il settore rosso, concludendo le lavorazioni entro il quarto semestre. Questa fase di riqualificazione vedrà l’introduzione di nuovi elementi architettonici, come la nuova piastra di ingresso e gli elementi strutturali della nuova copertura dello stadio, che sarà successivamente completata una volta terminati i 4 settori. A beneficio del quartiere si pone in evidenza la salvaguardia dell’impatto urbanistico sulla città. L’obiettivo sarà quello di dimezzare l’attuale altezza di San Siro rimuovendo copertura e Terzo Anello, e limitare al massimo la costruzione di nuove volumetrie al di fuori dello stadio per favorire al contrario spazi di verde “profondo” e la rivalutazione delle aree a parco. L’area attorno allo stadio viene liberata dai parcheggi che sono spostati nei livelli inferiori, di facile accesso grazie allo sfruttamento e adeguamento dell’infrastruttura esistente del sottopasso Patroclo. Tutti gli interventi renderanno l’edificio sostenibile grazie all’utilizzo di un nuovo impianto geotermico, grazie al sistema di raccolta e sfruttamento dell’acqua piovana e agli accorgimenti energetici dedicati al sistema di illuminazione led".