Milano
Stanzione (Filt Cgil): "Sciopero riuscito, Comune e Regione battano un colpo"
Sciopero, il punto di Luca Stazione, segretario della Filt Cgil Lombardia: "Se non si riaprono i tavoli la mobilitazione continuerà"
Stanzione (Filt Cgil): "Sciopero riuscito, ora Comune e Regione battano un colpo"
(IMPRESE-LAVORO.COM) Milano – E’ Luca Stanzione, segretario della Filt Cgil Lombardia a fare il punto sullo sciopero e a mettere in evidenza le contraddizioni: “Rischiamo di avere tanti soldi per i veicoli ecologici - bus che non viaggeranno più a combustibile fossile - ma che resteranno senza conducenti”. Oggi lo sciopero nazionale del trasporto pubblico ha avuto forti adesioni in Lombardia, “ma fino ad ora non abbiamo avuto la riapertura dei tavoli di trattativa”, precisa il sindacalista. “Se non ci sarà questa volontà noi saremo costretti a continuare questa mobilitazione che ha avuto anche questa volta un consenso altissimo ma che ha anche provocato grandi disagi per tanti lavoratori che utilizzano il trasporto pubblico”. “Bisogna guardare in faccia la realtà, queste aziende fanno fatica a trovare degli autisti per i bus perché vengono pagati troppo poco e le aziende devono affrontare questo tema che riguarda anche tanti enti locali, che sono proprietari delle aziende e dovrebbero rappresentare gli interessi dei cittadini e del trasporto pubblico locale”.
Tpl e Pnrr: risorse per 5 miliardi all'anno
Non sembra che manchino le risorse però, anche in vista di una transizione ambientale che ha bisogno della mobilità collettiva? “Siamo in una fase nella quale arriveranno tante risorse per ammodernare il Tpl – spiega Stanzione – infatti ci sono quelle del Pnrr, ci sono le risorse del Fondo nazionale Tpl che ammontano a circa 5 miliardi l’anno, l’ultima manovra ha stanziato altri 1,2 miliardi. Risorse che chiamano ad una profonda riforma del settore e il contratto nazionale è uno strumento di cambiamento del settore, se non lo si rinnova il cambiamento non si farà”. Veniamo alla Lombardia, “qui ci sono grandissime contraddizioni, perché il trasporto pubblico delle città è molto diverso da quello delle province: modalità tempi di lavoro diversi. Questa cosa andrebbe affrontata proprio in un settore che ha conosciuto il taglio del servizio: ci sono molte province dove l’unico trasporto pubblico esistente è il servizio scolastico. Impoverire il Tpl va nella direzione opposta a ciò che ci occorre”.
Senza contare che manca una reale integrazione tra sistemi. Cosa si può chiedere a comuni e Regione? “Noi abbiamo bisogno che gli enti locali battano un colpo, perché questo sciopero è un grido d’allarme per ottenere una riforma del settore. I soldi che vengono stanziati non sono legati al rinnovo del contratto e questa è un’occasione persa dalle istituzioni che quelle risorse impegnano e devono chiedere delle garanzie”, conclude Stanzione.