Milano
Statale, Brambilla: "Un piano strategico per mobilitare eccellenze e risorse"
Marina Brambilla, candidata rettrice all'Università Statale di Mliano: "Torniamo protagonisti in città. Serve un colpo d'ala per la ricerca". L'intervista
Statale, Brambilla: "Un piano strategico per mobilitare eccellenze e risorse"
“La Statale deve tornare protagonista nella sua città, Milano”, scandisce Marina Brambilla, candidata rettrice all’università più combattiva del capoluogo lombardo. Cinquanta anni, un figlio, un marito che tifa per lei, Brambilla ha le carte in regola per succedere ad Elio Franzini. “Ma occorre un colpo d’ala sul versante della ricerca, perché non tutti sanno che la Statale è una eccellenza nella medicina e non solo, grazie ai suoi docenti ed al lavoro che sa fare negli ospedali della città”.
"Azioni di sostegno a beneficio del personale"
Sì, ma ci sono problemi urgenti da affrontare, per gli studenti e per il personale dell’ateneo, come affrontarli? “Abbiamo lavorato e continueremo a farlo per promuovere azioni di sostegno a beneficio del personale, funzionali al benessere lavorativo: penso anche a un nido aziendale che possa permettere a padri e madri di conciliare vita professionale e personale e all'implementazione dello smart working. Ma non solo dobbiamo estendere la fascia di non contribuzione, per garantire il diritto allo studio per gli studenti con minori possibilità economiche e per sostenere le fasce medie delle famiglie con una tassazione più equa e più progressiva”, risponde Brambilla, che svolge il ruolo di prorettrice per i servizi.
L'estensione della fascia di non contribuzione
Operazione già avviata nelle scorse settimane, proprio per garantire un ampliamento del diritto allo studio. “Oggi la Statale ha deciso di ampliare a 30.000 euro la fascia di non contribuzione; ciò significa garantire a un numero ancora maggiore di studenti la possibilità di accedere ai nostri corsi di studio e all’eccellenza della nostra formazione". Ad oggi, afferma la professoressa, "sono 19.000 gli studenti che rientrano nella no tax area; con questa riforma prevediamo che arriveranno a circa 27.000 dei nostri 64.000 studenti".
Brambilla: "Garantire l'accesso all'Università a un numero crescente di studenti"
"La misura messa in campo -spiega Brambilla- prevede anche una tassazione più equa e più progressiva, quindi un sostanziale abbassamento delle tasse fino a 78.000 euro di Isee; viene inoltre innalzato da 75.000 a 80.000 euro di Isee il livello di contribuzione massima. Questa decisione -osserva- è molto importante in un Paese dove, come sappiamo, il numero dei laureati è ancora troppo basso: l'Italia è tra gli ultimi in Europa per numero di laureati. Garantire l’accesso alla formazione superiore a un numero crescente di studenti è quindi una misura di particolare rilievo anche a livello nazionale". "Non dobbiamo dimenticare l’importanza del supporto alle fasce medie perché ci sono anche moltissimi casi di famiglie con reddito medio che fanno fatica a mandare i figli a studiare a Milano, soprattutto se sono fuorisede, per via del caro-affitti. Voglio lavorare anche con borse di studio a favore degli studenti che si trovano subito al di sopra della no tax area".
Università Statale: le residenze
Altro tema caldo è quello delle residenze universitarie. “Mi sono occupata direttamente negli ultimi anni di questo grave problema e qualche buon risultato sta arrivando, perché la Statale è cresciuta di oltre 300 posti letto in questi ultimi sei anni, ha attratto finanziamenti dal Pnrr a più riprese e più di una residenza. Abbiamo inoltre in progetto, già approvati e già resi sostenibili, posti sia sull’area Mind che, in previsione, presso le nuove residenze in via Attendolo Sforza e nell’area di Città Studi dove realizzeremo un nuovo campus". E infine significa "dare la possibilità a tutti i nostri ragazzi di portare a termine il loro percorso di studio senza interruzioni e senza difficoltà, date troppo spesso da fragilità di vario tipo: dalla fragilità psicologica ai disturbi per l’apprendimento a casi relativi alle diverse disabilità". Torniamo al lavoro di ricerca, perché a Milano avete concorrenti pubblici (come il Poli) e privati (dalla Bocconi al San Raffaele) di tutto rispetto.
Brambilla: "Dare la possibilità ai ricercatori di sviluppare al massimo le loro potenzialità"
“Voglio dare la possibilità ai ricercatori di sviluppare al massimo le loro potenzialità e offrire agli studenti corsi di studio sempre più innovativi, in grado di rispondere alle esigenze dei ragazzi di qualsiasi condizione economica. E poi occorre potenziare la ricerca in tutte le sedi della Statale, da via Festa del Perdono a MIND, fino alla sede di Lodi. Bisogna ricordare che la Statale ha nel suo Dna una storia di formazione di eccellenza basata sulla didattica in presenza, e credo che questo valore vada conservato. Al contempo dobbiamo raccogliere la sfida delle nuove tecnologie e offrire corsi di studio che sfruttino il blended learning». Primo atto? “Un piano strategico in grado di mobilitare eccellenze e risorse a 360 gradi, ne abbiamo davvero bisogno”, conclude Brambilla.