Statale nell'area Expo, c'è il sì dell'Università. Ecco il piano
Nuovo campus della Statale nell'area Expo. C'è l'ok dell'Università. Ecco il piano
UNIVERSITA': NUOVO CAMPUS STATALE MILANO, OK A PIANO CON REQUISITI PER AREXPO
Un'area di 150 mila metri quadrati, tre ipotesi su dove ricavarla nell'area Expo. E ancora spazi verdi (oltre 56 mila mq), una maxi biblioteca, attività commerciali, di ristorazione e servizi, un sistema di 'smart mobility' per facilitare gli spostamenti. Si delinea la fisionomia del futuro campus dell'università Statale di Milano in area Expo. E questi sono alcuni dei requisiti che il progetto dovrà assicurare, contenuti in un documento su cui oggi hanno espresso parere favorevole prima il Senato accademico - con 22 sì, 7 contrari e 1 astenuto - e il Consiglio di amministrazione all'unanimità. Il piano contiene le informazioni preliminari al progetto del nuovo campus richieste all'ateneo da Arexpo per poter procedere alla redazione del masterplan del sito. Gli organi dell'università avevano già deliberato a larghissima maggioranza il 19 luglio 2016 una manifestazione di interesse non vincolante per il trasferimento delle proprie facoltà scientifiche nell'ex sito Expo, ponendo tra le condizioni fondamentali da assicurare per la realizzazione del progetto spazi adeguati per poter svolgere in modo competitivo le attività didattiche e di ricerca. Il documento redatto sulla base delle esigenze espresse nei mesi scorsi da tutti i dipartimenti interessati allo spostamento nell'area di Expo e curato dall'architetto Luisa Collina nell'ambito di una collaborazione scientifica in atto con il Politecnico di Milano, detta dunque le condizioni da soddisfare perché l'insediamento del campus della STATALE possa effettivamente realizzarsi. Requisiti che non riguardano esclusivamente gli spazi destinati all'ateneo ma anche le infrastrutture ed i servizi, nonché le caratteristiche in termini di localizzazione all'interno dell'area, che dovranno permettere agli studenti, ai ricercatori, al personale tecnico amministrativo e ai professori di operare in una idonea sede, comprensiva di tutti i servizi di un campus "costruito secondo i più avanzati modelli internazionali", si legge in una nota.
L'approvazione del documento, spiegano dall'università, "rappresenta una conferma importante dell'intenzione e dell'impegno dell'ateneo al trasferimento delle proprie facoltà scientifiche nel Campus in Expo 2015 anche se la realizzazione del progetto resta condizionata, oltre che dall'accoglimento nel masterplan di Arexpo dei requisiti richiesti, dalla sostenibilità del quadro economico di insieme, legata in particolare alla valorizzazione dell'area di Città studi di proprietà dell'Ateneo". Nel documento si conferma "la stima dei 150 mila metri quadrati dell'area campus" e si elencano le caratteristiche degli spazi da dedicare a tre funzioni: funzioni core (didattica, macro piattaforma scientifica, piastre delle infrastrutture di ricerca condivise, parcheggi ad uso gratuito, eccetera), ancillari vincolanti (dalla mensa alle residenze, dagli impianti sportivi al centro polifunzionale di formazione in Cascina Triulza) e non vincolanti (auditorium, hotel, ristoranti, spazi per incubatori, e Start up Giardino botanico). Tre le ipotesi di localizzazione del campus: al centro dell'area Expo (lotto 1); sul lato nord-ovest, attorno alla Cascina Triulza (lotto 2); ai piedi del Padiglione Italia (lotto 3). Per l'accessibilità si indica un raggio di massimo 10 minuti di percorso a piedi da fermate di trasporti pubblici, parcheggi e stazione. Nel documento per gli spostamenti interni si citano mezzi a basso impatto ambientale (electric car sharing, bike sharing, ascensore orizzontale).