Milano

"Stop all'accattonaggio con i cani": la richiesta di una legge lombarda

a cura della redazione

Task Force Animalista, con il supporto di Pizzighini (M5S) chiede una legge di iniziativa popolare per vietare su tutto il territorio lombardo la pratica

"Stop all'accattonaggio con i cani": la richiesta di una legge lombarda

Una proposta di legge di iniziativa popolare per vietare su tutto il territorio regionale lombardo l'accattonaggio con animali, cani compresi. La propone alla Regione Lombardia l’Associazione culturale/politica Task Force Animalista che ha raccolto le firme di trenta cittadini lombardi, con il supporto della Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Paola Pizzighini.

Sala (Task Force Animalista): "Serve urgentemente una legge regionale"

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale ha deliberato di “autorizzare il Servizio Legislativo e Legale a fornire assistenza nella redazione tecnica del progetto di legge di iniziativa popolare”.  Carolina Sala, Presidente della Task Force Animalista, filosofa della scienza e attivista, dichiara quanto siano del tutto confutabili molti regolamenti comunali sulla tutela animale in materia di accattonaggio in quanto non applicabili per mancanza di controlli, di organico, di lettori chip e di veterinari sul territorio. “Per questo serve urgentemente una legge regionale che trascenda i regolamenti comunali, tutelando gli animali attualmente in mano al racket dell’est e a molti ragazzi tossicodipendenti non in grado di tutelarli”, sottolinea la Sala.

Cani e accattonaggio: le storie di Tara e Luna

Tara aveva solo tre anni ed è morta per leptospirosi, nonostante le innumerevoli segnalazioni fatte alla PL che non è intervenuta tempestivamente e Luna ha vissuto per strada quindici anni in stato di totale abbandono, prima di essere adottata da Carolina, passando così una vecchiaia piena di amore e cure. Un’altra cagnolina gravida, picchiata, sotto il sole cocente, viva solo grazie all’intervento tempestivo della Task Force Animalista e di alcuni attivisti.

Le storie di animali maltrattati ed usati al solo scopo di lucro per l’accattonaggio purtroppo sono infinite, le conoscono bene anche i firmatari della petizione, alcuni appartenenti alle associazioni Zampette Felici Onlus, a Meta, Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente, a Su La Testa e, naturalmente, alla Task Force Animalista, ed è per questo che la Consigliera Pizzighini di M5S sottoscrive la legge d’iniziativa popolare dichiarando: «Animali maltrattati da una pratica fuori controllo, Regione Lombardia sia promotrice di questo progetto pilota»

Pizzighini (M5S): "Cani e accattonaggio, pratica totalmente fuori controllo"

Pizzighini (M5S): "Ho sostenuto in maniera convinta questa iniziativa, sia attraverso le mie competenze di avvocato, sia attraverso il mio ruolo di Consigliera regionale, essenzialmente per due motivi. Il primo perché credo nella necessità di una proposta normativa che intervenga in quest’ambito. L’utilizzo di animali d’affezione durante la pratica dell’accattonaggio è totalmente fuori controllo. Sempre più spesso si legge di animali maltrattati, non vaccinati che passano di padrone in padrone al solo scopo di essere sfruttati. Questa pratica è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni e deve essere prima regolamentata e poi fermata. Dati alla mano sono pochissimi i casi in cui l’animale è il vero compagno di vita della persona in difficoltà. Per di più si tratta di casi facilmente riconoscibili, che andrebbero anzi aiutati con soluzioni attraverso le quali fornire cibo e alloggio".

"Il progetto di legge lombardo diverrebbe pilota a livello nazionale"

La consigliera regionale pentastellata prosegue: "Sarebbe significativo se Regione Lombardia fosse la prima Regione d’Italia a lavorare in quest’ambito. Questo progetto di legge diventerebbe il progetto pilota da replicare in tutta Italia e la nostra Regione potrebbe essere guida ed esempio. Il secondo motivo riguarda il fatto che sempre più raramente le proposte di legge che nascono dall’iniziativa popolare arrivano ad essere discusse nelle Aule delle Istituzioni. Lo trovo un segnale pessimo, che ovviamente aumenta il divario fra cittadini e palazzo, alimentando quel meccanismo di disaffezione che porta i cittadini ad allontanarsi sempre più dalla politica, con gli effetti oggi sotto gli occhi di tutti"..








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