Milano
Strage a Nizza, vertice del Comitato sicurezza a Milano

Dopo l'attentato terroristico di Nizza, il Prefettto di Milano Alessandro Marangoni ha convocato il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza
A Milano l'allerta terrorismo e' "gia' elevata", ma non ci sono segnali che possano far pensare a un innalzamento della soglia di allarme, che e' e resta al livello 2. Lo ha detto il prefetto di Milano Alessandro Marangoni, al termine della riunione straordinaria del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla quale ha partecipato anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Francesco Greco, il Procuratore aggiunto del poll anti terrorismo Maurizio Romanelli e il Console Generale della Repubblica francese Olivier Brochet. Come ha spiegato Marangoni "siamo al livello 2, dal 13 novembre, dopo il Bataclan. Il livello 3 vuol dire che c'e' un attentato in atto o che e' imminente". A Milano, l'attentato di Nizza non dovrebbe portare a cambiamenti significativi in citta', in quanto "Milano gode di una concreta presenza delle forze dell'ordine supportata dalle forze dell'esercito. Ci sono gia' un migliaio di uomini dell'esercito sul territorio milanese che affiancano le forze dell'ordine" ha detto il prefetto. Accanto a questa presenza visibile prosegue il lavoro di intelligence con l'attivita' della Procura. Ma ci tiene a precisare, al momento "Non abbiamo indicatori sul territorio milanese di fatti che possano portare a un innalzamento del livello di attenzione".
MARANGONI: "LA RISPOSTA AL TERRORISMO E' VIVERE SERENI" - "Siamo consapevoli che azioni di emulazione potrebbero verificarsi" dopo l'attentato di Nizza. "Sappiano che il rischio zero non esiste ma la risposta migliore al terrorismo e' vivere nel modo piu' sereno possibile la nostra citta'. Non dobbiamo chiuderci in casa. Cosi' il prefetto di Milano Alessandro Marangoni, al termine della riunione straordinaria convocata in prefettura, del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla quale hanno partecipato anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Francesco Greco, il Procuratore aggiunto del pool anti terrorismo, Maurizio Romanelli, e il Console Generale della Repubblica francese, Olivier Brochet. Il prefetto, poiche' a Milano non ci sono particolari nuovi indicatori, invita a vivere nel modo piu' 'normale' possibile la citta' "consapevoli che non siamo soli, perche' le forze dell'ordine sono al nostro fianco. Ci sono squadre di intervento speciale sul territorio, presenti 24 ore su 24". Arrivati a questo punto, con i problemi del nostro tempo, "il lavoro di squadra non e' piu' sufficiente, adesso - conclude - serve fare sistema".
IL CONSOLE: "NO AD EVENTI PUBBLICI" - "Ho chiesto alla comunita' francese di non organizzare delle manifestazioni pubbliche per ragioni di sicurezza generale e per non complicare l'attivita' dei servizi di polizia". Lo ha detto il Console Generale della Repubblica francese a Milano Olivier Brochet, al termine della riunione straordinaria organizzata in prefettura, dopo l'attentato di Nizza, dal prefetto di Milano Alessandro Marangoni, insieme al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Francesco Greco, il Procuratore aggiunto del poll anti terrorismo Maurizio Romanelli. "E' la terza volta in poco piu' di un anno che siamo colpiti. E' un evento terribile - commenta il Console -. Ci ha molto segnato. La comunita' e' tristissima ma sopravvivera'". Per chi volesse lasciare un pensiero alle vittime, Olivier Brochet spiega che e' stato "aperto un libro di condoglianze davanti al consolato generale, e anche un libro di condoglianze elettronico che permetterà alle persone di manifestare l'emozione e la solidarieta'".
IL CORDOGLIO DI ROBERTO MARONI - "Cordoglio" da parte del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, per "le vittime innocenti dello sconvolgente attentato terroristico di Nizza". Maroni ha reagito alla notizia del nuovo attacco alla Francia sottolineando che "le parole non bastano piu': e' dovere morale di tutti noi - ha spiegato - reagire con forza e durezza, per riaffermare il valore della nostra civilta' e della vita".