Milano
Strage di via Palestro, Pisapia: "Un giardino per le vittime"
Si e' svolta questa mattina a Milano la cerimonia per l'anniversario della strage di via Palestro. Davanti al Padiglione di arte contemporanea (Pac), il 27 luglio del 1993, un'autobomba esplose, provocando la morte di cinque persone: i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Piperno, il vigile urbano Alessandro Ferrari e il venditore ambulante Driss Moussafir. Alcune corone sono state deposte ai piedi della targa che ricorda le vittime, sul muro del Pac in via Palestro. A partecipare alla cerimonia, tra gli altri, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il prefetto Francesco Paolo Tronca, il questore Luigi Savina e il comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo. Nel corso del suo intervento, Pisapia ha sottolineato che dall'attentato "sono passati 22 anni e oggi Milano torna in via Palestro" con "l'orgoglio e la forza di una citta' libera che lotta a testa alta contro la mafia". Per il sindaco "la guerra alla criminalita' organizzata e' l'unica guerra veramente giusta". A quella strage, aggiunge Pisapia, "Milano ha risposto con forza, coraggio e dignita'". Da parte sua il prefetto Tronca, interpellato al termine della cerimonia, ha detto: "Non dobbiamo mai dimenticare questi fatti, devono essere di monito quotidiano per noi uomini di Stato e per qualsiasi cittadino, affinche' la lotta alla criminalita' organizzata sia sempre viva".
UN GIARDINO DEDICATO ALLE VITTIME/ "Da tempo volevamo trovare un luogo per ricordare tutte le vittime della strage di via Palestro, chiaramente era impossibile farlo in via Palestro per una serie di motivi logistici, ma abbiamo trovato un bellissimo giardino che inaugureremo a settembre, e' gia' stato scelto il luogo ed e' vicino a via Morgagni". Ad annunciarlo e' il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, a margine della cerimonia di commemorazione. "Abbiamo deciso di dedicare a queste vittime un giardino affinche' sia la testimonianza della lotta" alla criminalita' organizzata", ha concluso Pisapia.
GIUSTIZIA NON E' VENDETTA MA VERITA'"/ "Non e' questo il luogo per commentare le sentenze" ma "Milano si aspetta che tutti i responsabili di quell'atto di terrore siano individuati e paghino per le loro colpe". Cosi' Pisapia, nel corso della commemorazione, ha parlato della sentenza con cui il mese scorso la Corte d'Assise del Tribunale di Milano ha assolto in primo grado Filippo Marcello Tutino dall'accusa di aver partecipato all'attentato mafioso. Il Comune di Milano e lo Stato "si erano costituiti parte civile", ha ricordato Pisapia. "Abbiamo fiducia nella magistratura e nelle forze dell'ordine - ha concluso il sindaco - giustizia non e' vendetta, e' verita' e giusta pena per i colpevoli".
LE SCRITTE CONTRO IL 41 BIS/ Le scritte contro il 41 bis, apparse nei giorni scorsi su alcuni muri a Milano, "e' certo" che siano frutto di "un'azione organizzata e non di singoli soggetti, sia per il numero delle scritte che per la collocazione e per la visibilita' che queste scritte hanno avuto". A dirlo e' il sindaco di Milano. "Per fortuna c'e' stata subito una reazione", ha aggiunto Pisapia. Si tratta di "scritte minacciose e organizzate, da chi e sulla base di che cosa non lo sappiamo. Si stanno facendo delle indagini ed era importante dare un segnale immediato che quelle scritte venissero cancellate". Secondo il sindaco "questi messaggi possono essere collegati o meno con l'anniversario della strage di via Palestro, ma l'importante e' che ci sia stata una sollevazione generale contro chi deturpa la citta'".
TRONCA: "IMPEGNO QUOTIDIANO CONTRO LA MAFIA"/ “L’impegno contro la mafia deve essere quotidiano. Non dobbiamo mai dimenticare quanto accaduto, mai dimenticare che hanno scritto pagine luttuose nella storia della nostra nazione. Devono essere di monito quotidiano, soprattutto per noi uomini dello Stato, ma anche per ogni cittadino, affinché la lotta alla criminalità organizzata, e soprattutto a quella di stampo mafioso, sia sempre viva e sempre pronta al contrasto e alla prevenzione. Io credo molto anche alla prevenzione delle infiltrazioni, ma ove non ci si riesce bisogna effettuare un contrasto assolutamente determinato. Bisogna avere sempre la guardia alta, perché non possiamo concederci allentamenti di tensione". Così il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, intervento alla commemorazione della strage di via Palestro. Che sulle scritte contro il 41bis apparse sui muri cittadini osserva che “non preoccupano più di qualsiasi altra cosa che riguarda la criminalità organizzata. Non è una scritta che preoccupa, è il fenomeno mafioso che deve essere assolutamente e incondizionatamente prevenuto e contrastato, sempre". Per il prefetto Tronca quello delle scritte "può essere un messaggio, che è valutato nelle sedi competenti. Io, per quanto riguarda il mio ruolo di prefetto, posso dire che non verrà registrato a Milano e nella provincia di Milano alcun cedimento da parte delle istituzioni e delle forze di polizia nella lotta alla mafia, ne' dal punto di vista operativo ne' etico".
GALLERA: "REGIONE SOSTIENE BATTAGLIA ALLE MAFIE"/ "Oggi come ieri Regione Lombardia sostiene la battaglia contro le mafie - così Giulio Gallera, sottosegretario di Regione Lombardia di Forza Italia -. Orgogliosamente, in rappresentanza del Presidente Maroni, ho partecipato alla cerimonia commemorativa per il XXII anniversario della Strage di via Palestro, per non dimenticare. Regione Lombardia è assolutamente in prima linea nella lotta alle infiltrazioni mafiose, pone quotidianamente la massima attenzione nella gestione dei propri appalti e, in qualità di socio di Expo2015 S.p.a, ha tenuto alta la guardia per fare in modo che la mafia rimanesse fuori dall’affare Expo. E i risultati di questa battaglia sono cronaca. Condanno e stigmatizzo le scritte apparse nei giorni scorsi a Milano contro il 41 bis, becero ed inutile tentativo di intimidire le istituzioni. Certamente non abbasseremo la guardia di fronte a questi fenomeni, ma anzi intendiamo portare avanti la nostra battaglia contro la mafia in maniera ancora più determinata, promuovendo una sempre più incisiva cultura della legalità anche nelle scuole tra i giovani. A partire dal mese scorso la Lombardia ha anche una nuova legge per la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata e per la cultura della legalità, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale. Per il 2015 sono previsti interventi per 3,8 milioni di euro”.