Milano

"Supermafia" in Lombardia: il Riesame conferma il patto tra mafie e accoglie il ricorso su maxi inchiesta Hydra

La maxi inchiesta "Hydra" ha svelato una pericolosa alleanza tra Cosa Nostra, 'Ndrangheta e Camorra: il Riesame ribalta la decisione del gip e riconosce il potere della "supermafia" in Lombardia

"Supermafia" in Lombardia: il Riesame conferma il patto tra mafie e accoglie il ricorso su maxi inchiesta Hydra

Il Tribunale del Riesame di Milano ha accolto il ricorso della Procura nell'ambito dell'inchiesta "Hydra", che ha portato alla luce un presunto "sistema mafioso lombardo". Questa alleanza, definita come una sorta di "supermafia", coinvolge le tre maggiori organizzazioni criminali italiane: Cosa Nostra, 'Ndrangheta e Camorra. Secondo i giudici, il gruppo mafioso avrebbe esercitato un controllo economico su diverse attività, utilizzando intimidazioni e violenza per consolidare il proprio potere. Questo conferma la natura mafiosa dell'organizzazione, già denunciata dalla Procura di Milano, che aveva coordinato l'indagine insieme ai carabinieri di Milano e Varese.

Ribaltata la decisione del Gip: riconosciuto il "patto" tra le mafie

L'inchiesta Hydra ha visto una significativa inversione di rotta rispetto alla decisione del gip Tommaso Perna, che, lo scorso anno, aveva negato l'arresto per 142 dei 153 indagati, non riconoscendo l'esistenza di un'associazione mafiosa tra le tre organizzazioni. Tuttavia, i giudici del Riesame hanno riformulato questa impostazione, confermando che esiste un "consorzio mafioso" attivo in Lombardia. Questa nuova visione rischia di amplificare l'influenza delle mafie nella regione, minacciando non solo la sicurezza, ma anche l'economia locale.

Un sistema mafioso documentato

Il collegio del Tribunale di Milano ha sostenuto che l'inchiesta ha fornito prove schiaccianti della cooperazione tra i tre gruppi mafiosi. Sono emersi documenti e testimonianze che attestano incontri tra esponenti delle mafie, estorsioni e attività comuni in settori chiave come edilizia, logistica, sanità e turismo, sia in Italia che all'estero. Inoltre, la magistratura ha evidenziato rapporti preoccupanti tra questi gruppi e il mondo della politica, accentuando la gravità della situazione.

Verso un maggiore controllo delle mafie

Il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, ha dichiarato che la natura mafiosa del gruppo è ormai indiscutibile, definendo le modalità operative del sodalizio come "effettive, concrete e attuali". I giudici hanno sottolineato come il metodo mafioso e il programma criminale delineato dal codice penale non possano lasciare spazio a dubbi. Grazie a questa sentenza, la Procura, guidata da Marcello Viola, ha ottenuto un riconoscimento formale della sua impostazione accusatoria, che potrebbe avere un impatto significativo sulla lotta contro la criminalità organizzata in Lombardia.







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