Milano
Tampone a scuola: eccome come e dove farlo in Lombardia
Piano antiCovid nelle scuole lombarde, le linee guida di Regione Lombardia: cosa fare in caso di sospetta positività e a chi rivolgersi
Tampone a scuola: eccome come e dove farlo in Lombardia
Piano anti Covid nelle scuole lombarde, le linee guida stilate da Regione negli scorsi giorni sono state trasmesse a tutte le autorità sanitarie territoriali e agli istituti scolastici di ogni ordine e grado e sono state definite dalla Direzione Generale Welfare e condivise con i rappresentanti dei pediatri e dei medici di medicina generale.
Ecco quale è il percorso in caso di sospetta positività da parte degli alunni e del personale didattico, con esiti garantiti entro la giornata e l'isolamento che scatta in caso di positività accertata:
L’accesso diretto al tampone con autocertificazione (QUI IL LINK PER SCARICARLO) per gli studenti e il personale scolastico viene garantito in caso di rilevazione di sintomi a scuola oppure al di fuori dall’ambiente scolastico a seguito di indicazione del medico o del pediatra.
I punti tampone vengono definiti dal coordinamento ATS/AASST e sono accessibili tutti i giorni dal lunedì al sabato almeno 4 ore al giorno durante la mattinata (QUI IL LINK CON L'ELENCO DEI PUNTI TAMPONE IN LOMBARDIA)
I laboratori processano i tamponi in giornata e provvedono a caricarne gli esiti sul fascicolo sanitario elettronico e sul ‘flusso tamponi’ entro le ore 23. ATS, medici e pediatri possono visualizzare gli esiti tramite gli appositi cruscotti o strumenti informatici dedicati.
Le ATS garantiscono anche il supporto formativo e informativo necessario sul territorio per i referenti scolastici e le famiglie.
"I tamponi con accesso diretto per la popolazione in età scolare sono possibili solo con l'autocertificazione vidimata dalla scuola oppure a seguito della segnalazione al Medico o Pediatra di famiglia, ha ribadito l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, sottolineando quanto previsto dalle linee guida anti-covid per il settore scolastico, diffuse alle ATS e, da queste, a tutti gli istituti di ogni ordine e grado.
"In caso di sintomi simil influenzali o sospetti Covid riscontrati nel corso dell'attività scolastica - spiega l'assessore - viene contattata la famiglia dello studente e rilasciato un modulo di autocertificazione autorizzato dall'istituto da consegnare alla struttura sanitaria dove si esegue il tampone con accesso diretto. Il documento autorizza all'esecuzione del tampone senza prenotazione solo lo studente e non l'intero nucleo familiare".
"Qualora invece - prosegue l'assessore al Welfare - a seguito della rilevazione della temperatura o alla comparsa di sintomi sospetti riscontrati al domicilio, la famiglia del giovane in età scolare deve contattare il medico o il pediatra di famiglia il quale, accertata la necessità di dover eseguire il tampone, procede alla segnalazione e all'invio dello studente al punto di accesso diretto più vicino". Le stesse procedure valgono anche per gli insegnanti e per il personale scolastico non docente.
Chi ha effettuato il tampone, in attesa dell'esito, deve rimanere in isolamento.
I contatti di caso sospetto, invece, legati all'ambito scolastico e ai servizi educativi per l'infanzia non sono da porre in isolamento domiciliare fiduciario: ciò si applica sia ai familiari conviventi che ai compagni di classe o ad altri contatti stretti.
In caso di positività degli studenti, scattano le misure d'isolamento dell'intera classe (se l'interessato ha frequentato la scuola nelle ultime 48 ore) e dei familiari e contatti diretti per il periodo di quarantena stabilito dai protocolli anti covid al termine del quale viene eseguito un tampone ai contatti per accertarne la negatività e due tamponi al caso positivo per verificarne l'avvenuta negativizzazione.
“La sicurezza sanitaria nel corso dell’attuale stagione scolastica è quantomai delicata - è il commento dell’assessore al Welfare - ci troviamo di fronte ad una sfida che possiamo affrontare e vincere solo attraverso una grande alleanza fra famiglie, istituzioni, enti sanitari, MMG e pediatri, istituti scolastici e famiglie. Nessuno escluso. Dobbiamo riuscire a garantire l’equilibrio fra lo svolgimento dell’attività didattica e l’attuazione dei protocolli anti Covid a tutela degli studenti e del personale scolastico”.