Milano

Tangenti Lombardia: ai domiciliari il sindaco leghista di Legnano

Gianbattista Fratus è stato arrestato nell'ambito dell'operazione su turbata libertà degli incanti. Salvini: “Contro di noi attacco mai visto in 20 anni”

Tangenti e corruzione a Legnano: leggi l'ordinanza integrale


Tangenti Lombardia: ai domiciliari il sindaco leghista di Legnano

E' emerso un "modus operandi ispirato a logiche di supremazia personale e di controllo totalitario delle amministrazioni pubbliche anche in totale mancanza di qualsiasi giustificazione formale". Lo scrive il gip di Busto Arsizio nell'ordinanza di custodia a carico del sindaco leghista di Legnano (Milano) Gianbattista Fratus e di due assessori. A Fratus sono stati concessi gli arresti domiciliari così come all'assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini. In carcere invece l'assessore al bilancio e vicesindaco del comune di Legnano Maurizio Cozzi. I tre sono indagati a vario titolo per turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione elettorale.

 Salvini: “Contro di noi attacco mai visto in 20 anni”

"Noto che nei confronti miei e della parte politica che rappresento c'è un attacco che non c'è mai stato negli ultimi 20 anni, evidentemente abbiamo dato e stiamo dando fastidio a qualcuno". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, a Napoli per un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. "Avevo messo in conto che una lotta seria a mafia, ndrangheta, camorra e business dell'immigrazione clandestina avrebbe comportato qualche problema e qualche ritorsione. Non mi fermo, anzi, lavorerò con ancora più voglia e impegno", ha concluso.


Di Maio a Salvini: chi sbagli ava messo fuori 

"I politici non devono comportarsi come casta. L'unico modo per avere la fiducia degli italiani e' mandare via gli indagati. Pd e Forza Italia si tengono anche gli arrestati. Credo che su quello che e' successo a Legnano la Lega possa dimostrare di essere diversa, mettendo fuori chi sbaglia". Lo ha detto il vicepremier e ministro, Luigi Di Maio, nel corso di una diretta Facebook. "All'amico Matteo Salvini dico che non c'e' nessun attacco nei tuoi confronti, ma vanno dati dei segnali chiari. Grillo ironizza su tutti, anche su di me, quindi lo fa anche su di te. Nel M5S chi sbaglia e' fuori dopo 30 secondi, e abbiamo avuto un solo caso in dieci anni", ha aggiunto.

LE INDAGINI - Spicca il nome di Gianbattista Fratus, sindaco leghista di Legnano, tra gli arrestati all'interno dell'operazione su turbata liberta' degli incanti e corruzione elettorale dei finanzieri del Comando Provinciale di Milano, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio. Fratus è al momento agli arresti domiciliari, come anche l'assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini (FI). In carcere invece l'assessore al bilancio e vicesindaco del comune di Legnano Maurizio Cozzi (FI). Interpellato sul caso, Salvini ha dichiarato di avere fiducia negli uomini del suo partito e dei magistrati.

LA SOSPENSIONE - Il coordinamento regionale di Forza Italia in Lombardia, come nei casi precedenti, ha disposto la sospensione, a Legnano, del vicesindaco di Maurizio Cozzi e di Chiara Lazzarini, assessore alle Opere pubbliche e responsabile comunale del partito. Lo comunica una nota di Forza Italia.

 

Perché sono stati arrestati

Arrestati perche' hanno messo in atto delle procedure per far assumere in Comune o nelle aziende partecipate delle persone "gradite". Questo il motivo che ha portato all'arresto di Fratus, Lazzarini e Cozzi. Durante la conferenza stampa in Procura a Busto Arsizio, il sostituto procuratore Nadia Alessandra Calcaterra ha sottolineato che "le nomine principali delle societa' partecipate dal Comune di Legnano e quelle all'interno dell'amministrazione comunale sono state pilotate dai soggetti sotto indagine". Tra gli esempi citati il fatto che nel corso della campagna elettorale per le elezioni amministrative 2017 il sindaco aveva stretto un accordo al ballottaggio con uno dei candidati al primo turno. Per garantirsi l'appoggio, ha sottolineato il pm Nadia Alessandra Calcaterra, "avrebbe promesso una nomina all'interno di una societa' municipalizzata e alla fine dello scorso anno il prezzo e' stato pagato: il sindaco ha costretto a dimettersi una consigliera di una societa' partecipata (Aemme Linea Ambiente, ndr) e al posto suo ha nominato figlia del candidato sindaco escluso" al primo turno. Le procedure finite nel mirino sono: la selezione del dirigente per lo sviluppo organizzativo del Comune; presso Amga Legnano per la selezione del nuovo dirigente generale; presso la partecipata Euro.Pa Service in ordine alla selezione per l'affidamento di un incarico professionale. 

I presagi

Il Consiglio comunale di Legnano e' in bilico da marzo, ed e' stato assai vicino al commissariamento, dopo un'ondata di dimissioni di consiglieri tra cui anche tre della maggioranza di centrodestra che ne hanno messo in discussione la sopravvivenza. Lo scontro all'interno del Consiglio, secondo quanto emerso nei mesi scorsi, riguarderebbe una serie di decisioni del sindaco Gianbattista Fratus, ora indagato. Tra queste anche la nomina ad assessore di Chiara Lazzarini, anch'essa ora indagata e in passato coinvolta in vicende giudiziarie relative alla gestione della societa' partecipata Amga.

La vicenda e' iniziata con l'uscita dalla Giunta dell'assessore Franco Colombo, il piu' votato a Legnano, e il siluramento dell'assessore Laura Venturini, sostituita proprio dalla Lazzarini, contro cui viene proposta una mozione di sfiducia. Il 25 marzo si dimette dal Consiglio comunale il leghista Mattia Rolfi, ufficialmente per motivi personali. Il 27 marzo il terremoto, con le dimissioni di 12 consiglieri, ossia tutti i 10 dell'opposizione piu' 2 della maggioranza, entrambi della Lega, il presidente dello stesso Consiglio, Antonio Guarnieri, e la moglie Federica Farina. In totale se ne vanno 13 consiglieri su 25, di fatto causando la paralisi in comune. Da questo momento inizia un 'balletto' estenuante sulla possibilita' di proseguire i lavori ed evitare il commissariamento.

La tesi della Giunta e' che non essendo contestuali le dimissioni dei 12 e quelle di Rolfi, quest'ultimo potesse venire surrogato; a questo proposito viene presentata un'istanza al Difensore civico regionale, che non risponde. Il prefetto di Milano, che avrebbe dovuto decidere sul commissariamento, a sua volta non si esprime; finalmente l'11 aprile arriva una risposta dal Ministero degli Interni, che interpellato si rimette alle decisioni del Difensore civico. Quest'ultimo nomina il commissario ad acta, che attiva la procedura di surroga, consentendo al consiglio comunale di operare, seppure con un numero appena sufficiente di membri. Tutto questo fino agli sviluppi di oggi, con gli arresti di sindaco, vicesindaco e assessore, che potrebbero portare il colpo finale all'amministrazione di Legnano del centrodestra. 

 

Legnano: arrestata, accordo con Salvini per ballottaggio 

In un'intercettazione agli atti dell'indagine della Procura di Busto Arsizio che ha portato all'arresto del sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, viene citato anche il vicepremier Matteo Salvini. A parlare sono l'assessora Chiara Lazzarini, finita ai domiciliari, e Letterio Munafo', assessore con delega al personale. La donna riporta al suo interlocutore parole riferite al sindaco Fratus: "Siccome prima del ballottaggio a livello regionale io ho fatto un accordo con Paolo Alli, Salvini e quell'altro provinciale loro della Lega in cui Paolo Alli e Guidi (candidato sindaco uscito al primo turno) hanno detto che mi avrebbero appoggiato al ballottaggio e che io in cambio gli avrei dato un posto, quindi io devo mantenere questa promessa che ho fatto io, Giambattista Fratus, per cui per Aemme Linea Ambiente non do' nessun consigliere in quota a nessun partito. Li scelgo io quindi". Il gip, nell'ordinanza interpreta cosi' questo passaggio: "Lazzarini chiariva definitivamente le reali motivazioni sottese alla nomina di Guidi Martina e quindi i termini dell'accordo illecito".

 

Pd a M5S: Di Maio in imbarazzo per alleato Salvini

"Il Movimento 5 Stelle accusa il Pd e Zingaretti per un arresto di un sindaco della Lega. È in evidente l'imbarazzo e la buttano in 'caciara'". Fonti Pd commentano così l'arresto del sindaco leghista di Legnano e le polemiche del M5S. "Ricordiamo che è Di Maio che con la Lega ci governa ed è alleato. E gli vorremmo anche ricordare, malgrado siano da pochi anni al governo degli enti locali, il lungo elenco di amministratori M5S indagati e sui quali i grillini e Di Maio hanno chiuso gli occhi o addirittura cambiato le regole. Pensino al lavoro che non c'è e al disastro che stanno combinando insieme con Salvini con il quale stanno affossando il sistema Paese e stanno mettendo a rischio i risparmi degli italiani". 

 

 








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