Milano
Tangenti per gli appalti Atm, da Bellini le prime ammissioni
Paolo Bellini, finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta per presunte tangenti e appalti truccati per i lavori della metro, avrebbe fatto le prime ammissioni
Tangenti per gli appalti Atm, da Bellini le prime ammissioni
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Dopo un interrogatorio durato circa tre ore, il dirigente Atm Paolo Bellini, finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta per presunte tangenti e appalti truccati per i lavori della metro, avrebbe fatto le prime ammissioni.
Secondo quanto si apprende, Bellini, considerato l'uomo chiave del 'sistema' avrebbe collaborato, rispondendo alle domande del gip Lorenza Pasquinelli e del pm Giovanni Polizzi. Per le misure anticontagio imposte per il Covid-19, l'interrogatorio si e' tenuto in videocollegamento col carcere dove e' stato portato il funzionario, arrestato assieme ad altre 12 persone. Bellini e' difeso dall'avvocato Massimiliano Leonetti.
Paolo Bellini, adesso sospeso da Atm, e' accusato di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte tangenti e appalti truccati per i lavori della metropolitana. Secondo gli investigatori il dirigente, nei suoi 25 anni di attivita' nell'azienda, avrebbe truccato gare pubbliche di Atm in cambio di mazzette e lavori in subappalto per imprese di cui era socio occulto. Al centro delle indagini, ci sono otto gare d'appalto che sarebbero state pilotate, per un importo complessivo di oltre 150 milioni. Bellini avrebbe ricevuto mazzette o promesse di denaro per piu' di 125 mila euro. Nel registro degli indagati sono finiti in tutto 30 tra manager e dipendenti di aziende come la Siemens Mobility spa, l'Alstom ferroviario spa, la Engineering Informatica spa, la Ceit spa, la Gilc Impianti Civili srl, la Ctf Impianti srl.
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