Milano

Tangenti: consigliere lombardo Altitonante ritorna libero, scaduti i termini

L'ex consigliere regionale era ai domiciliari dal 7 maggio con l'accusa di corruzione, poi derubricata in traffico di influenze

Tangenti: consigliere lombardo Altitonante ritorna libero, scaduti i termini

E' tornato in liberta' per la scadenza dei termini della misura cautelare il consigliere regionale di Forza Italia, Fabio Altitonante, agli arresti domiciliari dallo scorso 7 maggio con l'accusa di corruzione, falso e finanziamento illecito nell'ambito dell'inchiesta, condotta dalla Dda di Milano, su tangenti, appalti, nomine pilotate e finanziamento illecito tra Lombardia e Piemonte.

Il Tribunale del Riesame di Milano, su istanza dell'avvocato difensore Vinicio Nardo, aveva derubricato lo scorso 22 luglio l'accusa di corruzione in quella di traffico illecito di influenze. Una decisione che ha ridotto la durata della custodia cautelare. Secondo la tesi dei pm milanesi l'ex sottosegretario di Regione Lombardia avrebbe ricevuto "da Daniele D'Alfonso, quale tramite di Luigi Patimo, la somma di 20 mila euro al fine di far ottenere il rilascio del permesso a costruire relativamente ad un immobile sito a Milano, di proprieta' della moglie di Patimo". Anche Patimo, manager della societa' spagnola Acciona Agua, ha terminato il periodo della custodia cautelare dopo aver trascorso gli ultimi tre mesi agli arresti domiciliari. Anche nel suo caso i giudici del Riesame avevano derubricato l'accusa di corruzione in illecito di influenze.

Il mese scorso altri indagati sono ritornati liberi. Tra questi Carmine Gorrasi, ex responsabile di Forza Italia varesino, Gian Paolo Riva, ex dipendente Amsa, Andrea Gallina, ex ad di Acqua Novara Vco, societa' municipalizzata, Laura Bordonaro, l'ex manager della societa' partecipata Accam e pure Matteo Di Pierro, ex collaboratore dell'imprenditore Daniele D'Alfonso. 








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