Tangenti e corruzione, il sindaco di Seregno resta in carcere
Il gip di Milano Pierangela Renda ha respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per l'ex sindaco forzista di Seregno Edoardo Mazza
Il gip di Milano Pierangela Renda ha respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari presentata tre giorni fa dalla difesa dell'ex sindaco forzista di Seregno Edoardo Mazza, accusato di corruzione. L'istanza era stata presentata dall'avvocato Antonino De Benedetti durante l'interrogatorio di garanzia nel quale Mazza aveva negato di avere favorito attraverso atti illegittimi il costruttore Antonino Lugara', ritenuto dalla Procura vicino alle cosche (ne' a lui, ne' a Mazza viene tuttavia contestata l'aggravante mafiosa). De Benedetti ha riferito che nel provvedimento in cui nega la revoca della misura cautelare "il gip si e' riservato di vedere se far andare a lavorare Mazza", la cui professione e' quella di avvocato civilista.
La versione dell'ex primo cittadino aveva confermato quanto detto davanti al gip anche da Lugara' il quale aveva ammesso di avere "assillato" Mazza, ma perche' lo sblocco della sua 'pratica' sarebbe stato "un atto dovuto e legittimo". Secondo la Procura, Lugara' avrebbe acquistato l'area "ex dell'Orto" per 2,5 milioni di euro con la certezza di farla diventare commerciale per farci costruire sopra il centro In 'S Supermercati spa. Alla base dell'accordo corruttivo, ha scritto il gip, "l'accordo preso prima dell'elezione di Mazza per una piu' celere risoluzione della pratica, al fine ultimo di far perseguire a Lugara' i propri interessi privati". In cambio, Mazza avrebbe ricevuto voti e sostegno elettorale nella corsa alla poltrona da primo cittadino.