Milano

Tangenti Lombardia, Comi davanti al gip. Difesa: "Accuse non sussistono"

Tangenti in Lombardia. l'ex europarlamentare FI Lara Comi davanti al gip per respingere le accuse. Zingale non parla, il legale: "E' molto provato"

Tangenti Lombardia, Comi davanti al gip. Difesa: "Accuse non sussistono"

L'ex europarlamentare di FI, Lara Comi, ai domiciliari da giovedi' nell'ambito dell'inchiesta 'Mensa dei Poveri', sta rispondendo alle domande del gip Raffaella Mascarino nell'interrogatorio di garanzia in corso a Palazzo di Giustizia. "L'interrogatorio non sara' certamente breve - ha detto il suo legale, Gian Piero Biancolella - la dottoressa Comi intende respingere le accuse che le sono state mosse e dimostrera' utilizzando anche documentazione che e' stata acquisita nel corso dell'indagine, che i reati contestati sono inesistenti". "Comi desidera altresi' dimostrare - ha continuato il difensore - che le considerazioni sulla sua presunta propensione a non rispettare le regole sono completamente senza fondamento". Per il gip Raffaella, Comi ha mostrato "nonostante la giovane eta', una non comune esperienza nel fare ricorso a collaudati schemi criminosi volti a fornire una parvenza legale al pagamento di tangenti, alla sottrazione fraudolenta di risorse pubbliche e all'incameramento di finanziamenti illeciti".

Tre gli episodi contestati alla ex rappresentante azzurra in Europa. Uno riguarda due contratti di consulenza ricevuti dalla sua societa', la Premium Consulting Srl, con sede a Pietra Ligure (Savona), da parte di Afol e, in particolare, dal dg Giuseppe Zingale, "dietro promessa di retrocessione di una quota parte" allo stesso Zingale, in carcere, e a Caianiello. Comi e' anche indagata dai pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri per una consulenza , ritenuta fasulla, da 31mila euro incassata da una societa' del presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti. Le carte giudiziarie che hanno portato al suo arresto hanno svelato un terzo episodio inedito su una presunta truffa ai danni del Parlamento europeo, messa a segno 'gonfiando' - secondo l'accusa - oltre i 3mila euro al mese lo stipendio dell'addetto stampa dell'allora inquilina di Strasburgo, pagato dall'istituzione europea per essere in parte girato (2mila euro) a Caianiello

Tangenti Lombardia, Zingale non parla al gip: "E' molto provato"

Inchiesta "Mensa dei poveri" su tangenti in Lombardia: Giuseppe Zingale, ex direttore di Afol in carcere da giovedi' si e' avvalso della facolta' di non rispondere per via di problemi di salute e in quanto "molto provato" dalla situazione, nell'interrogatorio di garanzia davanti al gup Raffaella Mascarino, questa mattina a San Vittore. L'avvocato Francesca Cramis, legale di Zingale, ha presentato documenti al gip e ha chiesto la revoca della misura cautelare. In subordine ha chiesto la concessione degli arresti domiciliari.

Tangenti Lombardia: concluso l'interrogatorio di Lara Comi 

Si e' appena concluso l'interrogatorio dell'ex europarlamentare di Forza Italia, Lara Comi, indagata a Milano nell'ambito del processo sul presunto sistema di tangenti in mano all'ex 'ras' azzurro di Varese, Nino Caianiello. Comi e' indagata per corruzione e finanziamento illecito. "Utilizzando anche atti che erano stati acquisiti dalla procura ma che non sono stati presi in alcuna considerazione, alcuni documenti ci consentono di affermare che a nostro avviso i reati contestati non sussistono". Cosi' Gian Piero Biancolella, l'avvocato difensore di Lara Comi, la ex europarlamentare di Forza Italia indagata nell'ambito di un processo per le presunte tangenti manovrate dall'ex ras azzurro di Varese, Nino Caianiello. Biancolella ne ha parlato con la stampa al termine dell'interrogatorio di Comi avvenuto questo pomeriggio davanti alla gip Raffaella Mascarino. 

Tangenti Lombardia: difesa Comi, valutiamo di chiedere revoca domicilari 

"Stiamo valutando se nei termini di legge dovremo presentare una richiesta al Tribunale del Riesame. Di certo non ci teniamo quest'ordinanza cautelare" ai domiciliari. Lo ha detto l'avvocato Gian Piero Biancolella, legale della ex europarlamentare azzurra Lara Comi, accusata di corruzione, truffa all'Unione Europea, false fatturazioni e finanziamento illecito, nell'ambito dell'inchiesta 'Mensa dei poveri'. Il difensore di parte ne ha parlato con i cronisti al termine dell'interrogatorio che si e' svolto oggi davanti alla gip Raffaella Mascarino, durato circa 5 ore. Al momento comunque la difesa ha ritenuto di non fare immediata richiesta al gip di revoca dei domiciliari, a cui e' sottoposta la Comi, dal momento che "sono stati forniti al giudice molti documenti". "Sono stati forniti degli elementi in fatto probatori e logici che potrebbero indurre un giudice a fare eventualmente valutazioni differenti" ha spiegato la difesa, lasciando aperta la porta all'auspicio che sia il giudice stesso a poter valutare un'eventuale attenuazione della misura. All'interno del plico lasciato alla gip dalla difesa "un trolley intero di documenti", ha fatto presente l'avvocato Biancolella, sono presenti le "trascrizioni delle registrazioni in cui riteniamo che l'avvocato Maria Teresa Bergamaschi abbia fatto affermazioni non veritiere; i documenti che dimostrano che l'ufficio stampa Marco Aliverti ha svolto l'attivita' regolarmente; e la richiesta del Parlamento europeo di chiarimenti sull'aumento dello stipendio" con relativa risposta e via libera. "E' evidente che un magistrato debba valutare queste cose, noi abbiamo il tempo per decidere se proporre direttamente al giudice" la richiesta di revoca, ha concluso il legale.







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