Milano

Tangenti Legnano, Fratus e le nomine: "Capace? No, faccia ciò che diciamo"

Tangenti a Legnano, il sindaco leghista Fratus intercettato a proposito di una nomina diceva: "Donna capace? No, serve che se diciamo A faccia A"

Tangenti, Fratus e le nomine: "Capace? No, faccia ciò che diciamo"

Tangenti a Legnano, emergono intercettazioni con protagonista il sindaco leghista Giambattista Fratus, arrestato poco meno meno di un mese fa per corruzione, turbativa d'asta e corruzione elettorale insieme al suo vice e un assessore, e che dal carcere pochi giorni fa ha annunciato il dietrofront rispetto alle dimissioni dalla carica di primo cittadino. "Non deve essere per forza una donna seria e capace...Una che conosciamo, che se gli diciamo di fare A faccia A". Così Fratus si esprimeva al telefono con un altro politico locale in merito ad una nomina diretta in una municipalizzata.

Il passaggio è contenuto nei verbali del pm di Busto Nadia Calcaterra. Che ha dato secondo parere negativo alla richiesta di revoca dei domiciliari presentata dai legali di Fratus (respinta nuovamente dal Gip) nei giorni scorsi. "L'indagato ha cercato di ridimensionare il proprio ruolo", scrive il magistrato, "fornendo non solo versioni poco credibili", ed anzi contraddette "dalle acquisizioni investigative precedenti e successive". Dalle carte emerge come alle esternazioni del sindaco circa la necessita' di avere una donna che "faccia A", il suo interlocutore risponde "potrebbe farlo mia moglie?". E Fratus: "Aspetta che verifico il compenso". Una nomina politica e quindi lecita, ma secondo i pm la conversazione tra il sindaco e un suo collega di partito "e' fortemente significativa dell'atteggiamento e delle finalita' soggettive" che lo animavano "anche in occasione degli episodi in contestazione".







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