Milano
Tangenti Lombardia: difesa, Tatarella solo spettatore, non partecipe

Secondo gli avvocati difensori di Pietro Tatarella, si possono imputare al loro assistito solo violazioni amministrative, non reati
Tangenti Lombardia: difesa, Tatarella solo spettatore, non partecipe
"Tatarella e' stato solo spettatore dell'associazione a delinquere, non partecipe. E il presunto finanziamento illecito in realta' e' una violazione amministrativa". Questa la tesi degli avvocati Luigi Giuliano e Nadia Alecci nell'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Milano in cui hanno chiesto la revoca della misura cautelare per il loro assistito, l'ex consigliere comunale milanese di Forza Italia e candidato alle europee Pietro Tatarella, accusato di associazione a delinquere, corruzione e finanziamento illecito dei partiti. Secondo la difesa, le spese elettorali sono state iscritte da Tatarella e utilizzate da Fabio Altitonante, il consigliere regionale azzurro ai domiciliari. "Per questo - spiega Giuliano - al massimo c'e' una violazione di tipo amministrativo". I legali hanno chiesto la liberazione o, in subordine, i domiciliari. Quanto alla contestazione di associazione a delinquere, la difesa ritiene che non ci siano prove che dimostrino la partecipazione del loro assistito. La decisione del Riesame e' attesa nei prossimi giorni.
"Le indagini sono in corso ed e' essenziale che le misure cautelari vengano confermate". E' questa l'argomentazione dei pm milanesi impegnati nell'inchiesta 'Mensa dei Poveri' davanti ai giudici del Riesame che dovranno decidere sulle istanze di revoca delle misure cautelari. Il concetto e'stato espresso, a quanto si e' appreso, dal procuratore aggiunto Alessandra Dolci e dai pm Silvia Bonardi e Luigi Furno nell'udienza in cui si e' discussa la posizione di Pietro Tatarella, candidato per Forza Italia alle europee.
"La legge prevede che tu debba dichiarare le spese elettorali - ha spiegato l'avvocato Giuliano - e queste sono state scritte da Tatarella mandatario elettorale di Altitonante. Anche se li avesse usati lui quei soldi siamo di fronte a una violazione amministrativa, non penale". I pm hanno depositato al Tribunale del Riesame, tra i 'nuovi' atti, anche un'intercettazione di Luigi Patimo, uno degli indagati che sarebbe coinvolto negli episodi contestati a Tatarella, e anche un verbale relativo all'interrogatorio di Matteo Di Pierro. "Sono elementi neutri, se non positivi per noi", e' stato il commento dei difensori dell'azzurro. Dopo la posizione di Tatarella e' stata discussa anche quella di Marcello Pedroni, manager dimissionario della societa' pubblica varesina 'Prealpi servizi' e responsabile degli enti locali di Forza Italia a Varese che si trova ai domiciliari. Il suo legale, Massimo Pellicciotta, ha chiesto la revoca della misura sostenendo che sarebbero venuti meno i pericoli di inquinamento probatorio e reiterazione del reato visto che ha lasciato la sua carica, dopo l'arresto.