Milano
Tangenti:pm pronti a chiedere processo per Tatarella
La Procura di Milano si appresta a chiedere il processo con rito immediato per Pietro Tatarella e Nino Caianiello
Tangenti:pm pronti a chiedere processo per Tatarella
La Procura di Milano si appresta a chiedere il processo con rito immediato, per saltare la fase dell'udienza preliminare, per una decina di persone, tra cui l'ex consigliere comunale milanese ed ex vicecoordinatore lombardo di FI Pietro Tatarella e l'ex esponente di FI a Varese Nino Caianiello, ribattezzato il "burattinaio", arrestate il 7 maggio scorso nell'inchiesta 'mensa dei poveri' su un vasto giro di tangenti, appalti truccati, nomine pilotate e finanziamenti illeciti alla politica. Da quanto si e' saputo - secondo quanto riporta l'Ansa - , il procuratore aggiunto Alessandra Dolci e i pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri dovrebbero inoltrare al gip Raffaella Mascarino la richiesta di immediato nel giro di una decina di giorni o poco piu'. Richiesta che riguardera' soltanto gli indagati ancora in stato di custodia cautelare, ossia in carcere o ai domiciliari (le misure del blitz, compresi obblighi di firma, furono 43 in tutto), tra cui anche l'imprenditore della Ecol-Service Daniele D'Alfonso e l'ex manager di Amsa, l'azienda milanese dei rifiuti, Mauro De Cillis e non invece, ad esempio, il consigliere lombardo di FI Fabio Altitonante, tornato libero ai primi di agosto.
Gli inquirenti, poi, in uno stralcio dell'indagine che non riguarda accuse di corruzione, dovranno anche decidere se chiudere o meno le indagini, in vista di una richiesta di processo, a carico del governatore lombardo Attilio Fontana, accusato di abuso d'ufficio per un posto assegnato al suo ex socio di studio legale Luca Marsico al Nucleo valutazione degli investimenti in Regione. Il suo legale, l'avvocato Jacopo Pensa, gia' a luglio ha depositato una memoria difensiva in Procura per contrastare le tesi dei pm su presunte violazioni del principio di imparzialita' nella pubblica amministrazione e del dovere di astensione per conflitto di interessi.