Milano
Le visite in carcere e le passioni. I profili di Altitonante e Tatarella

Milano: Altitonante e Tatarella, i due enfant prodige di Forza Italia travolti dall'inchiesta sulle tangenti
di Fabio Massa
Fabio Altitonante e Pietro Tatarella, travolti dall'inchiesta sulle tangenti che ha portato al loro arresto, venivano considerati - fino ad oggi - due “giovani promesse”. Entrambi molto vicini e fedeli al presidente Berlusconi. Il primo è nato nel 1974 a Teramo e ha vissuto in Abruzzo prima di trasferirsi a Milano, dove è stato eletto consigliere regionale. Il secondo invece, è nato a Milano e fin da ragazzo ha militato tra i giovani forzisti.
Fabio Altitonante, abruzzese con l‘Abruzzo sempre nel cuore (tanto che prima delle ultime elezioni regionali, c’era anche chi aveva pensato a lui come candida presidente dell’Abruzzo) è un politico appassionato. Consigliere comunale di Cesano Boscone oltre che consigliere regionale lombardo, aveva un hobby del quale hanno beneficiato molti giornali: si è recato nelle carceri a verificare le condizioni di tutti i condannati eccellenti dei casi di nera e non solo. L’ultima visita che ha effettuato è stata a Roberto Formigoni dopo la condanna definitiva in Cassazione.
Pietro Tatarella, di origini pugliesi, figlio di un falegname e con un bimbo piccolo era il talento riconosciuto di Forza Italia. In consiglio comunale a Milano ha condotto le battaglie più significative della sua carriera politica, prima contro Pisapia e poi contro Sala .
Entrambi i politici hanno un rapporto di amicizia davvero indissolubile, fin da quando insieme crebbero con Stefano Maullu, ex assessore regionale di Forza Italia poi europarlamentare, passato recentemente a Fratelli d’Italia. Con Maullu poi litigarono, al punto non solo da rompere il sodalizio politico, ma anche qualsiasi tipo di rapporto umano. La “corrente” di Fabio Altitonante e Pietro Tatarella per lungo tempo è stata opposizione interna tra i forzisti. Solo negli ultimi tempi Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Fi ha deciso di investire sul ragazzo di Baggio nominandolo vicecoordinatore regionale e sostenendolo nella difficile campagna per le europee