Milano
Tav, Tap &Co... gli M5S sono la nuova Dc? E' la politica, bellezza

La campagna elettorale è fatta di promesse, poi bisogna governare. E così, ora cambia l'atteggiamento dei Cinque Stelle. Ma la politica è sempre stata questo
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di Fabio Massa
C'erano una volta gli incendiari. Che poi sono diventati pompieri. Perché quando il fuoco brucia la casa, non c'è nessuno che va più in giro con l'accendino. Io colgo positivamente il sì del Movimento 5 Stelle al Tap, che consentirà - se gestito bene, e questo non è scontato - di avere il gas a minor prezzo per la Penisola. Io colgo positivamente il fatto che sulla manovra comunque c'è un margine, appunto, di manovra. E colgo positivamente che dopo l'intervista di Attilio Fontana al Corriere e dopo Beppe Sala, sindaco di Milano, che hanno detto chiaro e tondo che la Tav serve al Nord e serve all'Italia, oggi il ministro Toninelli apra sulla Verità a una serie di valutazioni in base ai fatti concreti, con costi e benefici. Funziona così, del resto, la politica. Mica è nuova, questa cosa, e non bisogna urlare allo scandalo. Ve lo ricordate Berlusconi con un milione di posti di lavoro? E Renzi con la rottamazione? La campagna elettorale è fatta di promesse. Ma poi bisogna governare. E da questo punto di vista il percorso che stanno facendo i pentastellati è da manuale. Tutto previsto, tutto prevedibile. Ora la loro sfida sarà non perdere tutta la carica disrupting, di cambiamento. Altrimenti si trasformeranno nella Democrazia Cristiana, attenta all'assistenzialismo del sud e stop. Purtroppo il reddito di cittadinanza è un primo passo verso questa mutazione. Del resto, se ci pensate, anche la Dc era rivoluzionaria rispetto al fascismo, e il fascismo rispetto ai liberali, e i liberali rispetto a... e così via. Un'eterna, noiosissima ruota. E' la politica, bellezza.