Milano

Taxi, il Comune ne chiede 1000 in più: ma i tassisti non ci stanno

a cura della redazione

L'assessore Censi: "Noi ci siamo impegnati a fare un'analisi insieme ai tassisti"

Taxi, il Comune ne chiede 1000 in più: ma i tassisti non ci stanno

 Si è riunita la commissione monitoraggio taxi del Comune di Milano: durante il tavolo, convocato nella sede del Muncipio 4 alla fine del lavoro di monitoraggio avviato da Palazzo Marino, l'assessora alla Mobilità Arianna Censi e le associazioni dei tassisti, un faccia e faccia per discutere del problema della mancanza di auto bianche in città.

L'assessore Censi: "Noi ci siamo impegnati a fare un'analisi insieme ai tassisti"

Il sindaco di Milano aveva proposto di aumentare le licenze sino a mille. Proposta che Censi intende portare avanti ma che non piace ai tassisti. "In ragione della oggettiva difficolta' - ha spiegato Censi al termine dell'incontro - nel rapporto tra la richiesta di domanda ed offerta, che non è in equilibrio, noi ci siamo impegnati a fare un'analisi insieme ai tassisti. Da questa analisi sono scaturite delle differenze, delle difficoltà e io ho detto ai tassisti con molta chiarezza che chiederà alla giunta di fare una richiesta di ulteriori licenze. Io ho detto mille per dettare una linea ma poi la trattativa definirà il numero esatto".

Censi: "Abbiamo aperto una lunga discussione sul miglioramento della città"

"Poi - ha proseguito - abbiamo aperto una lunga discussione sul miglioramento della città, un sistema così importante come quello della città di Milano sta insieme se tutti lavorano insieme e quindi anche i tassisti hanno un ruolo importante e credo che si debbano riconoscere impegni, oneri e difficolta'". 

Censi: "La richiesta di più licenze sono convinta che non rappresenterà un problema per il loro lavoro"

 Per l'assessora "il Comune si deve assumere la sua responsabilità el chiedere, io penso, e l'ho detto con molta chiarezza, che l'aumento del numero delle licenze che è fermo da tanto tempo possa essere molto utile a riequilibrare il tema della domanda e dell'offerta. E sono convinta che non rappresenterà un problema per il loro lavoro". Stando a un'analisi del Comune di Milano, parziale perchè condotta sui dati a disposizione, che nonostante siano stati chiesti piu' volte, sono pervenuti da pochissime associazioni, la soglia di domande inevase durante le ore notturne del weekend non scende mai sotto al 40% del totale di chiamate ricevute.

"Il fatto che esistano delle chiamate inevase e che queste siano in alcuni momenti della giornata - spiega Censi - rappresenta per la gran parte dei cittadini un problema, e credo che questo non nuocerà al servizio nella sua complessita' e a ognuno di loro singolarmente anche nella remunerazione del loro lavoro. Io - ha ribadito Censi - chiederò alla giunta di esprimersi su un numero di nuove licenze attorno a mille in piu'".

I tassisti punterebbero sulle collaborazioni famigliari prima di aumentare il numero di licenze

Dal canto loro - riporta l'AGI - i tassisti punterebbero sulle collaborazioni famigliari prima di aumentare il numero di licenze: "Noi abbiamo uno strumento che si chiama collaborazione famigliare, prima usiamo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, poi se non raggiungiamo l'obiettivo possiamo eventualmente parlare di licenze", afferma Pietro Gagliardi, che rappresenta Unione artigiani provincia di Milano. Le collaborazioni famigliari attivate con il bando del Comune scaduto lo scorso 30 giugno sono state 91, di cui 44 nuove attivazioni e 47 trasformazioni in turno integrativo. Per Gagliardi "non e' stato un flop, ma i numeri non ce li ha nessuno, li abbiamo noi che abbiamo presentato le domande e ci sono state negate perche' non abbiamo il pezzo di carta disponibile. Noi abbiamo le scuole piene di persone che vogliono fare questa cosa ma ci vogliono i tempi tecnici, le collaborazioni famigliari sono immediate, per le la licenza ci vuole tempo". 







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