Taxi, protesta a Milano contro la sanatoria per Uber
Prosegue, a Torino e a Milano, la protesta dei tassisti contro quella che definiscono sanatoria pro Uber
MILANO, AVANTI LA PROTESTA CONTRO LA SANATORIA PRO UBER
"Prosegue, a Torino e a Milano, la protesta dei tassisti contro quella che definiscono sanatoria pro Uber. Annunciate nuove proteste per il 22 a Roma. Non si tratta di una sanatoria, ma di colmare un vuoto normativo e favorire forme di trasporto innovativo come la sharing economy". Così, in una nota Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
"La normativa attuale- prosegue - impedisce qualunque forma di concorrenza e di innovazione. Ecco perché il legislatore, per una volta, dovrebbe non farsi condizionare dalle solite proteste di piazza dei tassisti e fare il proprio dovere. Nessuno norma danneggia i tassisti. Vanno semplicemente regolamentati i Servizi tecnologici per la mobilità che consentono di intercettare una nuova domanda di servizi. I giovani, infatti, utilizzano poco i taxi e preferiscono le piattaforme di sharing. Si tratta, quindi, di ampliare l'offerta, per intercettare una nuova domanda, che altrimenti resterebbe inevasa. L'Unione Nazionale Consumatori chiede: individuazione nelle regioni degli ambiti territoriali di riferimento per tutti i servizi di trasporto di passeggeri non di linea, possibilità di praticare sconti (fissazione di una tariffa massima) e cumulare licenze, eliminazione, per il servizio di noleggio con conducente, dell'assurdo obbligo di dover rientrare in rimessa dopo ogni singolo servizio e previsione, per servizi come Uber, di requisiti di idoneità del guidatore e del veicolo: assicurazione per responsabilità civile aggiuntiva, conducente con più di 21 anni e almeno 3 anni di guida, nessun provvedimento di sospensione della patente, riconduzione al regime del lavoro occasionale delle prestazioni dei conducenti non professionisti".