Milano

Tedone (Potere al Popolo): "Milano parco giochi per ricchi"

Bianca Tedone ha presentato oggi la sua candidatura a sindaco di Milano per Potere al Popolo: "Basta con la narrazione della città inclusiva, aperta e solidale"

Tedone (Potere al Popolo): "Milano parco giochi per ricchi"

"Noi ci candidiamo perché vogliamo portare in questa città una rappresentanza politica della maggioranza di chi vive e lavora a Milano e non si riconosce nella narrazione della città inclusiva, aperta e solidale. Perché questa è una città che diventa sempre più un parco giochi per ricchi, come l'hanno trasformata da Sala e i suoi predecessori, sia di centrodestra che di centrosinistra. Il costo della vita è insostenibile e ci sono enormi sacche di precariato”. Sono le parole di Bianca Tedone, candidata sindaco di Milano per Potere al Popolo, che questa mattina in piazza Scala ha presentato il suo programma elettorale insieme alla portavoce Marta Collot, all’attivista del Movimento No Tav Nicoletta Dosio, in collegamento telefonico, a Rocco Spinelli, Davide Scorzelli, Lidia Salvati e Diego Zanoni, che saranno candidati nella lista per Palazzo Marino.

Tedone, 28enne laureata in giurisprudenza, è l’unica candidata a sindaco donna, almeno per il momento, della campagna per le elezioni comunali di questo autunno. “Questa è una città in cui la giunta si riempie la bocca di diritti civili e diritti delle donne, ma è solo speculazione di facciata. La città schiaccia le fase più deboli della popolazione tra cui ci sono proprio le donne“, ha affermato Tedone. “Non ci interessa costruire cartelli elettorali che si spartiscano poi nel secondo turno fette di potere per Sala: il modello dell'attuale sindaco è un modello che va bene anche al centrodestra perché ne rappresenta anche gli interessi ed è un modello marcio da ribaltare completamente. Noi vogliamo portare un’ipotesi di rappresentanza politica totalmente alternativa al sistema Milano”, ha spiegato la candidata.

Potere al Popolo è anche contrario al nuovo codice disciplinare per i dipendenti del Comune di Milano che vieta le lamentele sui social : “Al Comune di Milano non sono piaciute le lamentele sui disservizi e quindi viene gioco facile limitare la libertà di espressione dei propri dipendenti in un clima di repressione dei lavoratori a cui viene messo il bavaglio appena possibile”. Idee diverse dall’amministrazione Sala anche per quanto riguarda le politiche urbanistiche. “Si sta portando avanti un’operazione di speculazione edilizia su larga scala che ha dimostrato di avere falle enormi sull’aspetto ambientale: ci sono infatti molti di ricorsi su questo tema. Non manca solo il verde ma mancano anche i servizi pubblici. Ci spacciano i servizi in servizi per tutti, ma sono poi in realtà servizi di carattere privato”, ha spiegato Tedone. Mentre per quando riguarda le municipalizzate, secondo la candidata di Potere al Popolo “i beni e servizi pubblici devono essere gestite dal pubblico, non da società per azioni seppur controllate dal Comune: una società per azioni agisce nella logica del profitto e così non va bene”.

LEGGI ANCHE: CASE A UN EURO A MILANO? ECCO DOVE







A2A
ZX