“Tempo di libri”, ecco la mappa dei Paesi dove esportiamo cultura italiana
Milano prima, esporta un quinto del Paese. Le maggiori destinazioni: Francia, Germania e UK
È “Tempo di libri”: i prodotti culturali più esportati in Italia valgono oltre un miliardo all’anno, in crescita del 2%. La Lombardia con 384 milioni vale il 35% nazionale. Le maggiori destinazioni? Francia, Germania e Regno Unito. I mercati emergenti sono Repubblica Ceca, Romania, Paesi Bassi. Tra i primi anche Svizzera, Turchia e Polonia. Ed è Milano la prima in Italia per export editoriale con 172 milioni, il 16% nazionale, quasi un quinto. Seguono Modena con 163 milioni, il 14,6% e Bergamo con 133 milioni, 11,9%. Tra le prime lombarde anche Monza e Varese. Ma non solo libri: dai prodotti delle attività cinematografiche alla fotografia e all’intrattenimento, dagli strumenti musicali agli articoli sportivi: sono i prodotti della cultura e del tempo libero “made in Italy” nel mondo e valgono quasi 3 miliardi di euro all’anno (+1,2%). In Lombardia sono comunque libri e prodotti dell’editoria a valere di più: il 58% dell’export culturale lombardo. Ma la percentuale sale al 92% per Bergamo, all’85% per Lodi e al 69% per Varese.
Libri e cultura nel mondo, ecco la mappa. Per sapere dove va e da dove parte l’export, quali sono i maggiori mercati di sbocco e i prodotti più apprezzati arriva la mappa: “Cultura e tempo libero: i prodotti italiani nel mondo”, realizzata dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con Promos, la sua azienda speciale per le Attività Internazionali, in occasione della “Fiera dell’editoria italiana”. La mappa, disponibile in italiano e inglese, è scaricabile dal sito Promos al link: http://www.promos-milano.it/Informazione/Estero_News/Export-Culturale-Valori-E-Mercati.kl.
Cultura e tempo libero, prodotti italiani nel mondo: Francia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Svizzera concentrano quasi il 60% dell’export. In crescita Francia, Germania (+5%) e Regno Unito, seguono Spagna, Austria e Paesi Bassi. Raddoppia il valore della Repubblica Ceca, che passa da 25 a 50 milioni di euro. Tra le prime 15 anche Giappone 10°, Cina 13° e Hong Kong 14°. Oltre alla Francia, prima per prodotti editoriali, software, fotografia e articoli sportivi, si distinguono: gli Stati Uniti e la Svizzera primi per prodotti delle attività creative e di intrattenimento, delle biblioteche e degli archivi, la Germania per strumenti musicali, la Repubblica Ceca per attività cinematografiche, video e televisive, il Regno Unito per editoria musicale. Emerge da elaborazioni della Camera di commercio di Milano su dati Istat negli anni 2016 e 2015.
I prodotti culturali e del tempo libero “made in Italy” più esportati. Libri, periodici e prodotti editoriali per 1,1 miliardi di euro, articoli sportivi per 977 milioni di euro, attività creative per 293 milioni, strumenti musicali per 125 milioni. In crescita i giochi per computer e software a pacchetto (+13%), gli articoli sportivi (+11%), gli strumenti musicali (+8%) e l’editoria musicale (+2,3%).
I maggiori esportatori italiani? Milano con 331 milioni di euro e Forlì-Cesena con 329 milioni (12,1%), Treviso con 247 milioni (9,1%).Seguono Modena 4° e Bergamo 5° (rispettivamente con 172 e 145 milioni).
La Lombardia con 666 milioni di export rappresenta un quarto del totale italiano. Oltre a Milano, 1° in Italia, ci sono anche Bergamo 5° e Monza e Brianza 15°. La Lombardia per peso sul totale nazionale si distingue in prodotti delle attività fotografiche dove rappresenta ben l’86% con Monza e Brianza 1°, Milano 4° e Bergamo 5°. Ma sono i libri e prodotti dell’editoria a valere di più: il 58% dell’export culturale lombardo ma la percentuale sale al 92% per Bergamo, all’85% per Lodi e al 69% per Varese.