Milano
"Tempo di libri" in Fiera Milano, Sala e Maroni: "Intesa con Torino". DIRETTA
Ha aperto ufficialmente "Tempo di libri", nuova Fiera del Libro in Fiera a Rho: il taglio del nastro con le autorità cittadine e lombarde
Ha aperto ufficialmente i battenti nella mattinata di oggi "Tempo di libri", la nuova Fiera del Libro che porta alla fiera di Rho 24 espositori e circa 2000 autori ospiti, protagonisti di centinaia di appuntamenti ospitati nelle 17 sale adibite agli incontri della Fiera e nell'auditorium da mille posti, sino al 23 aprile. La cronaca minuto per minuto dell'inaugurazione di Affaritaliani.it Milano.
11.34 Dario Franceschini: "Torino, Milano, mi hanno chiesto... Io ho detto che vediamo Milano, poi vedremo Torino. Ho apprezzato il discorso di Motta di Aie sull'unità. La modalità la vedrete voi, ma la strada è quella. E' un errore mettere gli uni contro gli altri. Non dobbiamo discutere di uno spazio destinato a rimanere piccolo, dobbiamo discutere di uno spazio che possa aumentare. Importante che il lavoro lo facciamo insieme, con il pubblico e il privato".
11.28 Dario Franceschini: "Per il ruolo che ricopro da qualche anno, ho avuto modo di visitare molte fiere nei settori che riguardano il mio ministero. Ma visitare una fiera di libri è diverso, è una emozione diversa. Si ha l'impressione di girare in un universo di storie che si accavallano e si intersecano. Sono cresciuto in una casa piena di libri. Domani esce un mio libro in Francia. So anche quanta emozione c'è qua. E' veramente un figlio che esce. E' un figlio dell'editore, dell'autore, del correttore di bozze. Questa è una fiera bella e dinamica. Tempo di libri è parte di una sfida complessiva che il sistema Paese deve condurre e vincere. Non possiamo rassegnarci ad essere un Paese in cui il libro riguarda alcuni lettori forti, ma non riesce a entrare nei grandi numeri del nostro Paese".
11.25 Roberto Maroni: "Oggi è un giorno di festa, ringrazio la Fiera, la Fondazione e la società. Come Regione abbiamo sostenuto questa sfida: trasferire qua un evento che è storicamente nato e cresciuto in un'altra città. Abbiamo assistito a un po' di polemica ma credo che ci siano le condizioni perché Milano e Torino, già collegate da tanti punti di vista, possano collaborare per investire sulla cultura. La Lombardia è un territorio che da tanti punti di vista è eccellente: la Lombardia ha il 25 per cento di tutte le case editrici d'Italia. Come Regione mettiamo risorse e mettiamo iniziative. Nel nostro Padiglione abbiamo tante cose belle da mostrare, abbiamo deciso di dare spazio ai nuovi talenti lombardi, ai giovani scrittori che avranno un palcoscenico per farsi conoscere. Poi presenteremo la bilbioteca digitale che abbiamo finanziato. Il 29 maggio è la festa della Lombardia, che quest'anno festeggiamo a Cremona. In quell'occasione lanceremo l'anno della cultura lombarda. Si conclude l'anno del turismo, inizia l'anno della cultura. Celebreremo i luoghi della cultura lombarda, e abbiamo intenzione di investire ulteriormente. Colgo l'occasione, caro ministro Franceschini, per invitarti".
11.22 Beppe Sala: "Grazie per il coraggio di portare questo evento a Milano, auguro a Torino lo stesso successo. Poi ci siederemo per capire come lavorare assieme. In questo momento storico dobbiamo stimolare quanti più possibile a leggere. Sarà un grande successo. Ho visto rapidamente il lavoro che avete fatto ed è veramente bellissimo. Milano con questo evento unisce la città, come Salone e Fuori Salone. Milano ha questa qualità. Noi pensiamo che Milano sia veramente la città delle opportunità e delle connessioni. E' capace di fare questa cosa, di connettere, di mettere insieme il mondo della cultura, dell'università, il lavoro. Come governante, voglio facilitare queste connessioni. E' stato fatto molto ma si può fare ancora di più. Perché questa è la città con 200mila studenti universitari, con un poderoso sistema culturale e con tanti interpreti. E' la città che ha la capacità di vincere la sfida di Expo. Avendo chiara in mente una cosa: lavorando insieme, la forza si moltiplica e Milano diventerà sempre più grande, per sé stessa, per i cittadini e per l'Italia".
11.16 Renata Gorgani, presidente Fabbrica del Libro: "In poco più di 7 mesi abbiamo raccontato due volte Tempo di Libri. la prima volta per dire qual era il nostro progetto, la seconda alcune settimane fa. Ora è il tempo di scoprire quel che abbiamo fatto. La fiera è una festa. Ed è vero. Oggi noi editori esponiamo la nostra mercanzia. Qui troverete libri di ogni genere. Quasi 800 eventi in questi giorni, ciascuno potrà costruire il proprio percorso. In questa Fiera non troverete tante presentazioni di libri, ma piuttosto incontri con autori, giornalisti, scienziati... Troverete autori che parlano di altri autori, perché questo lavoro è stato collettivo e creativo. A Tempo di Libri ci saranno 600 scrittrici studiose e curatrici. In un mondo editoriale nel quale sono sempre sottorappresentate, questo è un grande segnale. Tempo di Libri rappresenta una eccezione".
11:13 Federico Motta, presidente Aie: "Abbiamo fatto qualcosa di eccezionale. Contando solo sulle nostre forze. Ora dobbiamo continuare a costruire e innovare e investire sui nostri progetti a Milano, a Roma e nel Sud Italia. Noi siamo questo e continueremo ad esserlo. Oggi è il giorno dell'orgoglio. Abbiamo contribuito ulteriormente a elevare Milano come simbolo di unità economica e sociale. Aie è la casa di tutti gli editori italiani. Quindi la mia parola d'ordine è unità".
11:09 Federico Motta: "Alla fine siamo arrivati al traguardo, che arriva da una storia lunga 150 anni, la storia dell'Associazione Italiana Editori. Nel 1888 abbiamo fondato il giornale della libreria, che è il periodico italiano più antico ancora oggi pubblicato. Abbiamo fondato nel 1907 Confindustria e poi la federazione europea degli editori. TUtto questo ha il senso di guardare sempre avanti, perché i traguardi non sono mai raggiunti. Il nostro ruolo ci impone una responsabilità culturale e sociale che va oltre gli interessi economici. Ed è grazie anche a Milano, capitale dell'editoria, che abbiamo potuto realizzare tutto ciò, e grazie al partner Fiera Milano che ha compreso e accettato le nostre peculiarità. Grazie anche a Comune e Regione Lombardia. Hanno avuto fin dall'inizio fiducia nel nostro progetto".
"Tempo di Libri è e sarà sempre più una manifestazione vocata all'internazionalità. Grazie a Franceschini, è un grazie personale. Perché al di là dei confronti sempre stimolanti di questi mesi finalmente possiamo interloquire con un ministro che ha a cuore i destini della cultura di questo Paese. Questi sei mesi sono stati una esperienza esaltante, una squadra fantastica ha lavorato a far sì che in un tempo brevissimo si realizzasse qualcosa di eccezionale".
11:05 Apre Roberto Rettani, presidente di Fiera Milano: "Con emozione apro questa manifestazione. Questa manifestazione ha il contenuto, siamo totalmente nell'area dei valori e dei contenuti. Nella nostra strategia, di Fiera, abbiamo voluto associare all'evento espositivo, alla vetrina, contenuti ed emozioni. Siamo in un periodo importante, si è appena conclusa Mi-Art e la BIT, due fiere dove sono riscontrabili cultura e tradizione. Dobbiamo lavorare su questo, far entrare cultura nelle nostre esposizioni".
"Stiamo lavorando con il ministero dei beni culturali per arrivare a una intesa. Un obiettivo ambizioso. Tempo di Libri è alla prima edizione, ma vorrei che presto assurgesse a sfidante dei più blasonati eventi tedeschi".
11:05 Concluso il lunghissimo serpentone per i padiglioni della Fiera, inizia la cerimonia di inaugurazione
10.00 Al taglio del nastro di "Tempo di libri" ci sono il ministro Dario Franceschini, il sindaco di Milano Beppe Sala, il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni. Con loro anche l'assessore regionale Cristina Cappellini e l'assessore comunale Filippo Del Corno, assieme al presidente di Fondazione Fiera Milano Giovanni Gorno Tempini, al presidente del cda di Fiera Roberto Rettani e a Federico Motta, presidente dell'associazione italiana editori. Il lungo serpentone delle autorità ha iniziato la visita tra i vari stand.