Milano
Tentata estorsione a imprenditore milanese, condannato ultrà della Juventus
Gli imputati, secondo l'accusa, avrebbero minacciato il titolare di una società milanese di eventi sportivi
Tentata estorsione a imprenditore milanese, condannato ultrà della Juventus
Loris Grancini, storico capo dei Viking, gruppo ultrà della Juventus, è stato condannato a 5 anni e 6 mesi per tentata estorsione. Per lui il pm di Milano Enrico Pavone aveva chiesto, nella requisitoria dello scorso 30 ottobre, una condanna a 4 anni di reclusione. Condannati anche gli altri due tifosi della curva bianconera: Christian Mauriello a 5 anni (2 anni e 2 mesi la richiesta) e Christian Fasoli a 4 anni (pm aveva chiesto 2 anni).
Gli imputati, secondo l'accusa, avrebbero minacciato il titolare di una società milanese di eventi sportivi per costringerlo "a procurare loro biglietti" con una "corsia preferenziale" per le partite dei bianconeri tra cui un match di Champions tra Juve e Real del 2015. Secondo le imputazioni, Grancini - arrestato nel dicembre 2018 perché deve scontare 13 anni e 11 mesi tra cui una condanna per tentato omicidio - entrato nel punto vendita biglietti, insieme ai due ultrà, avrebbe detto: "Bello alto qui, sai come brucia facilmente?". Stando all'inchiesta, la prima condotta intimidatoria nei confronti del titolare del punto vendita sarebbe avvenuta a fine aprile 2015 per la partita di Champions, dopo che la presunta vittima della tentata estorsione aveva dovuto annullare, per ragioni tecniche, l'emissione di 250 biglietti.