Milano
Terrorismo, il 38enne di Milano: "Fu una sbandata, ho abbandonato l'Isis"
Nicola "Issa" Ferrara, arrestato due giorni fa a Milano con l'accusa di fare propaganda per lo Stato islamico, davanti al gip prende le distanze dal suo passato
Terrorismo, il 38enne di Milano: "Fu una sbandata, ho abbandonato l'Isis"
E' stata una "sbandata" durata qualche anno, ma ora Nicola "Issa" Ferrara dichiara di essersi allontanato da qualsiasi estremismo. Il 38enne originario di Canosa di Puglia, residente a Milano ed arrestato due giorni fa con l'accusa di fare propaganda per lo Stato islamico, ha parlato davanti al gip Guido Salvini e si è assunto la piena responsabilità di quanto fatto in passato, pur prendendo ora le distanze. "Mi rendo conto di aver sbagliato, ho avuto una sbandata per quelle idee estremiste, l'ho fatto per entusiasmo e ingenuità", ha spiegato affiancato dal suo avvocato, Domenico Mandalari. Ma poi "mi sono allontanato completamente da idee come quelle dell'Isis, anzi penso che sia una setta fuori dall'islam".
L'incontro con la fede musulmana, ha aggiunto, è avvenuto attraverso una persona conosciuta anni fa al centro sociale Leoncavallo di Milano, anche lui estremista e poi a sua volta arrestato. Il cuore dell'interrogatorio del 38enne - che su Facebook, SoundCloud e Whatsapp diffondeva immagini, preghiere e canti inneggianti alla violenza contro i miscredenti, al martirio e all'apologia dello Stato islamico - sta nel fatto che l'uomo ha negato di avere avuto alcun contatto operativo tra i miliziani islamisti. I viaggi compiuti in Medio Oriente - sei tra 2018 e 2019: uno in Arabia Saudita, tre in Qatar e due negli Emirati Arabi, di circa tre mesi ciascuno - sono stati motivati da Ferrara soltanto con la fede e lo studio del Corano.
E proprio nel corso di uno di tali soggiorni negli Emirati, Issa ha conosciuto di persona e sposato una somala conosciuta su un sito di incontri, che Ferrara vorrebbe ora portare in Italia, superata l'emergenza Coronavirus.