Milano
Lega e Fdi contro Boeri: alberi contro il terrorismo? "Un colpo di calore..."
Alessandro Morelli, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino: "Querce anti-attentati islamici in piazza Duomo? Un'idiozia"
Lega e Fdi contro Boeri: alberi contro il terrorismo? "Un colpo di calore..."
"L'architetto Stefano Boeri, in uno strampalato post su Facebook, propone di riempire le città di querce per combattere il terrorismo. Sappiamo di non essere cultori della materia, ma come si può pensare che gente accecata dall'odio e pronta a tutto per uccidere si fermi davanti a una pianta? Quali competenze anti-terrorismo può vantare l'archistar? Vorremo fargli notare che basterebbe aprire un qualsiasi opuscolo di botanica per imparare che, non solo le querce hanno un tasso di crescita bassissimo e che quindi sarebbero inadatte, escludendo le piante secolari, ad arrestare la corsa di un qualsiasi veicolo, ma anche che hanno un apparato radicale che non si presta a fioriere come quelle da lui proposte". Così Riccardo De Corato ex-Vicesindaco di Milano e Capogruppo di Fratelli d'Italia- AN in Consiglio Regionale della Lombardia in merito alla proposta avanzata da Boeri.
"Apprezziamo positivamente - continua De Ciorato - il cambio di rotta che gli ha fatto prendere in considerazione le più autoctone querce rispetto agli esotici banani apparsi ultimamente, ma un problema serio come il terrorismo necessita di ben altre soluzioni. Se già gli stessi new jersey hanno un'utilità relativa legata solo agli attentati "veicolari", l'assurda idea di Boeri può essere bollata solo come un colpo di calore".
Sulla stessa linea Alessandro Morelli, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino: "Querce anti-attentati islamici in piazza Duomo? Un'idiozia. Il problema non è bloccare i tir ma i terroristi che li guidano. Al posto che risolvere il problema alla radice si cercano soluzioni che sono pannicelli".
"Cosa facciamo - prosegue l'esponente leghista - boschi di abeti in corso Buenos Aires, platani sui Navigli e robinie in Darsena? Chissà come mai di fronte alla sinagoga di via della Guastalla è impossibile girare e l'intelligence (non solo italiana) lavora per prevenire evitando problemi alla comunità ebraica. La soluzione non sono i muretti o le proposte di urbanisti militanti ma la chiusura delle frontiere e non porgere l'altra guancia di fronte a nessuna dimostrazione di fondamentalismo anche culturale a partire dalle realtà irregolari fino ai burqa ostentati in tante zone di Milanistan"