Milano
Tifoso morto, Ciccarelli: ho partecipato a scontri
Ha ammesso la sua partecipazione agli scontri prima di Inter-Napoli, il capo dei Viking della Curva interista Nino Ciccarelli. Piovella "resti in carcere"
Tifoso morto, Ciccarelli: ho partecipato a scontri
Ha ammesso la sua partecipazione agli scontri di Santo Stefano prima di Inter-Napoli, il capo dei Viking della Curva interista Nino Ciccarelli, finito in carcere quattro giorni fa per rissa aggravata e altri reati nell'inchiesta della Procura di Milano. Rispondendo solo ad alcune domande e con dichiarazioni spontanee davanti al Gip Guido Salvini nel carcere di San Vittore a Milano, il capo ultra' ha confermato anche di essere rimasto ferito negli scontri ma non ha voluto parlare di presunti ruoli organizzativi nel blitz.
A quanto si e' saputo, Ciccarelli, che e' in carcere dal 17 gennaio con le accuse di rissa aggravata e lesioni, ha reso dichiarazioni spontanee e ha risposto solo ad alcune domande che gli ha posto il giudice. "Ho partecipato agli scontri in cui sono rimasto ferito", ha detto il capo dei Viking, ribadendo, come gia' fatto nell'interrogatorio in questura del 30 dicembre, di essersi trovato "per caso" in via Novara, dove scoppiarono gli scontri prima di Inter - Napoli. "Ero li' per caso e ho deciso di aiutare gli amici interisti", ha affermato, negando di avere preso parte alla riunione al bar con gli altri tifosi ritenuta dagli inquirenti 'preparatoria' all"assalto ai tifosi partenopei. E ha anche negato di essere coinvolto in qualsiasi modo all''organizzazione' degli scontri. Il suo legale Mirko Perlino ha chiesto al gip di concedergli i domiciliari. "Il mio assistito e' tranquillissimo", ha spiegato il difensore. Assieme a Belardinelli, era stato arrestato anche Alessandro Martinoli che nell'interrogatorio di garanzia aveva ammesso di avere accoltellato un tifoso del Napoli.
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Tifoso morto: Riesame, Piovella resti in carcere
Confermata misura cautelare anche per altri due ultras (ANSA) - MILANO, 21 GEN - Marco Piovella, detto 'il Rosso', e arrestato il 31 dicembre nell'inchiesta sugli scontri di Santo Stefano prima di Inter-Napoli, deve restare in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano, respingendo l'istanza di scarcerazione della difesa e confermando l'ordinanza cautelare del Gip Guido Salvini. Oltre al capo dei Boys della curva interista, devono restare in carcere anche Francesco Baj e Simone Tira, altri due ultras arrestati subito dopo i fatti.