Milano

Tirocinio in cella per le toghe, la proposta di legge su idea di Guido Camera

Redazione

L’associazione Italiastatodiritto e il suo presidente Guido Camera propongono ai magistrati un'esperienza diretta di tirocinio in carcere per una giustizia equa

Tirocinio in carcere per i magistrati, la proposta di legge su idea di Guido Camera

Un nuovo approccio alla formazione dei magistrati si sta delineando attraverso un'iniziativa proposta dall'associazione Italiastatodiritto e dal suo presidente, l'avvocato Guido Camera, in collaborazione con altre organizzazioni e movimenti come l'Associazione Amici di Sciascia, la Fondazione Enzo Tortora, la Società della Ragione e l'Unione Camere Penali. L'iniziativa, che verrà presentata il 14 maggio alla Camera dei Deputati da parte dei parlamentari di +Europa Riccardo Magi e Benedetto della Vedova, propone un'esperienza di tirocinio in carcere per i magistrati ordinari.

Quindici giorni di tirocinio in cella per una giustizia equa

La proposta di legge si concentra sull'introduzione di un periodo di almeno quindici giorni di tirocinio in carcere per i magistrati, compreso il pernottamento, con l'obiettivo di arricchire la loro formazione con lo studio del diritto penitenziario e della letteratura sulla giustizia. Questo approccio, ispirato dalle battaglie per una giustizia equa di Leonardo Sciascia e Enzo Tortora, mira a incoraggiare una riflessione più ampia sul ruolo e le responsabilità dei magistrati.

Esperienza in carcere per le toghe su modello francese

La proposta si articola in due principali disposizioni: la prima prevede l'inclusione dello studio del diritto penitenziario e della letteratura sulla giustizia nel percorso formativo dei magistrati, mentre la seconda richiede loro di svolgere un'esperienza diretta in carcere. Questa iniziativa trae ispirazione anche dall'esperienza della Scuola della magistratura francese a Bordeaux, dove i giovani magistrati durante lo stage si immergono completamente nella realtà carceraria. L'argomento sarà approfondito anche durante il Festival della Giustizia Penale 2024 a Modena, con un dibattito intitolato "La vita e la morte nella giustizia penale", che includerà interventi di esperti e personalità legate al tema, tra cui Guido Camera e Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora e presidente della Fondazione Internazionale per la Giustizia Enzo Tortora.








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