Tommaso Zorzi, 23enne milanese, è diventato famoso grazie al programma di Mtv Riccanza. Da quel momento è nato un amore reciproco tra lui, la tv e il pubblico, che lo segue senza mai perdersi una sua uscita. E ora ha scritto anche un format tutto suo. Ma come cambia la vita di un giovane che improvvisamente si ritrova sotto i riflettori e che cosa vuole fare “da grande” Tommaso? Lo abbiamo chiesto direttamente all’interessato.
Come è iniziata la tua carriera televisiva e come sei cambiato?
“Sono cambiato completamente, vivevo a Londra e mi ero appena laureato in economia, adesso invece è tutto diverso. Mi sono reso conto che mi piaceva questa carriera qui, almeno per il momento. E ho deciso di andare avanti”
Quindi da bambino non avervi il sogno di lavorare in tv come capita a molti?
“No, e forse proprio questo è stato il segreto del mio successo, quando non cerchi qualche cosa spesso arriva più facilmente”.
Come è iniziato tutto?
“Avevo finito di studiare da due giorni esatti quando mi arriva una chiamata per partecipare a Riccanza. Qualcuno aveva fatto il mio nome alla produzione e io, sorpreso, ho deciso di partecipare”
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Progetti per il futuro?
“Insieme alla mia agenzia, la Alex Pacifico Management, ci sono allo studio una serie di opportunità, anche televisive. Ma al momento non ne posso ancora parlare”.
Niente più reality?
“Non rinnego i reality, ma per il momento sto sperimentando nuove strade”.
Che cosa ti hanno dato i programmi che hai fatto in passato?
“Ho sempre scelto reality che potessero darmi qualcosa, da Dance Dance Dance a Pechino Express, diametralmente opposti a Riccanza. In particola durante Pechino vedi Paesi e persone molto diverse tra loro, gente che non ha nulla, che vive con poco, ma persone che ti sorridono e ti aiutano”.
Dalle tue nuove esperienze professionali, cosa ti aspetti?
“Un'opportunità per imparare meglio il mestiere che voglio fare, per consacrarmi in questo mondo, forse è l’esperienza alla quale tengo di più di più da quando ho iniziato a lavorare in tv”.
Come ti vedi tra 10 anni?
“Se tutto va come vorrei che andasse, mi piacerebbe continuare a fare questo lavoro come lo faccio, con cose che mi piacciono, ma non voglio essere presente a tutti i costi, mutando dal concorrente a un ruolo più strutturato. Se questo va bene, sicuramente è un lavoro che mio piacerebbe continuare”.