Milano

Torna il Salone del Mobile, ma perde 20mila metri. Inside

Pare che una mazzata l'abbia avuta anche il settore luce. Certo, tutto è in divenire, e chissà che cosa succederà.

Torna il Salone del Mobile, ma perde 20mila metri. Insideù

Maggiore fluidità e vivibilità. Il Salone del Mobile si prepara così alla sua presentazione, prevista per il 15 febbraio al Teatro Parenti. Sarà lanciata in quell'occasione la 61esima edizione con una locandina che è quasi un rebus dalla grafica molto accesa. Eppure i soliti maligni raccontano che è un rebus anche l'occupazione degli spazi fieristici: non saranno occupati quattro padiglioni, per un totale di 20mila metri quadrati che erano posti al secondo piano. Tutti giù per terra, e più stretti.

Pare che una mazzata l'abbia avuta anche il settore luce. Certo, tutto è in divenire, e chissà che cosa succederà.

Ma i pessimisti sono tanti. La guerra, l'aumento del costo delle materie prime, il legno introvabile, i visitatori russi e cinesi che sono bloccati nei rispettivi paesi dai cannoni e dal Covid, hanno colpito non poco la filiera. Soffre in particolare il "classico", ovvero la produzione di mobili pregiatissimi e lussuosi. E soffre, come detto, la luce. I buyer russi e cinesi non sono stati rimpiazzati da quelli mediorientali malgrado la fugace apparizione di FLA all'Expo di Dubai, che avrebbe potuto (dovuto?) generare risultati più importanti. L'ottimismo induce a pensare che da adesso all'apertura sarà un rush che porterà all'occupazione piena degli spazi, come ai bei tempi. Chissà, Milano e tutto il sistema ci sperano molto. Ma c'è chi dubita, come sempre. Sarà anche per questo che il clima in Federlegnoarredo, che organizza il Salone, è sempre più teso.







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