Milano

Torture al Beccaria, al vaglio la posizione dell'ex direttrice

Redazione

Omissioni rispetto alle violenze e torture nel carcere minorile di Milano: al vaglio la posizione dell'ex direttrice Menenti

Torture al Beccaria, al vaglio la posizione dell'ex direttrice

Violenze e torture al carcere minorile Beccaria di Milano: al vaglio dei pm anche la posizione dell'exx dirttrice facente funzione Maria Vittoria Menenti. Ad oggi non indagata. Ma che potrebbe essere coinvolta nel secondo filone di indagini, quello relativo le presunte "omissioni" dei vertici della struttura.

Il racconto di un testimone: "La direttrice vide un ragazzo a terra sanguinante"

E ciò, riferisce Ansa, per valutare eventuali profili di omesse denunce rispetto alle torture e ai pestaggi degli agenti, ovvero di chi sapeva e non ha denunciato, ma anche di concorso nelle violenze con condotte omissive, ossia di chi lasciando fare ha avallato gli abusi. Nei due casi che emergono dalle carte e che riguardano Menenti - uno scambio di mail con la madre di un ragazzo che sarebbe stato pestato e il racconto di un altro che ha detto che la direttrice lo vide a terra "sanguinante" - non risultano essere state effettuate segnalazioni o denunce da parte della stessa direttrice dell'epoca.

Beccaria, si indaga su altri episodi

Nel frattempo si indaga anche su altri 4-5 episodi ai danni di altrettanti minori detenuti (otto le vittime indicate nell'ordinanza), tanto che gli inquirenti già martedì hanno ascoltato delle persone. E andranno avanti a sentire a verbale nei due filoni, quello sulle omissioni e l'altro sulle nuove violenze da accertare, personale del Beccaria, ma anche i ragazzi attualmente detenuti. Allo stesso tempo, inizierà l'analisi dei tanti dispositivi, telefoni e tablet, sequestrati agli agenti ieri, mentre una nuova squadra di Polizia penitenziaria è arrivata oggi al carcere minorile per sostituire i colleghi in carcere o sospesi.

Beccaria, Sangermano: impegno su restaurazione legalità

 "La situazione la stiamo affrontando, le criticita' ci sono, pero', e' ingiusto dire, forse addirittura e' mistificatorio, sostenere che non sono state affrontate". Lo ha detto Antonio Sangermano, capo della giustizia minorile, dopo un incontro negli uffici della procura di Milano sull'inchiesta per le violenze all'Ipm Beccaria. "Un'operazione come questa - ha sottolineato l'ex procuratore dei minori di Firenze - lascia strascichi dolorosi, a me interessa molto il profilo della restaurazione della legalita' e della dignita' umana, credo che il dipartimento e quindi il governo abbia fatto tutto cio' che doveva, se si vogliono vedere le cose con obiettivita'". 







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