Milano

Tovaglieri (Lega): "Di Maio? Non farebbe nemmeno l'assistente parlamentare..."

di Nicolò Rubeis

La provocazione dell'europarlamentare, che ha raccolto dieci curriculum di altrettanti giovani che sarebbero più qualificati dell'ex ministro M5S. L'intervista

Tovaglieri (Lega): "Di Maio? Non farebbe nemmeno l'assistente..."

"Luigi Di Maio non avrebbe nemmeno i titoli per fare l'assistente parlamentare...". L'europarlamentare della Lega Isabella Tovaglieri, dopo aver saputo della possibilità che Di Maio venga nominato come inviato speciale dell'Unione europea per il Golfo Persico, ha raccolto provocatoriamente dieci curriculum di altrettanti giovani qualificati per inviarli all'alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, che ha indicato l’ex pentastellato come "il miglior candidato possibile" per il ruolo. "Non discuto l'esperienza politica di Di Maio ma per lavorare nelle istituzioni comunitarie ci vogliono anche dei titoli" commenta Tovaglieri in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano.

Tovaglieri, come definire questa investitura?
Come un atto di scarso fair play nei confronti di un governo di centrodestra democraticamente eletto come il nostro. Da un punto di vista democratico è scorretto che l'Ue nomini un esponente di un partito che ha perso sonoramente le elezioni senza riscontrare il gradimento degli italiani. Ma con prepotenza hanno voluto indicarlo lo stesso.

Da qui l'idea di mandare dei cv a Borrell...
Sì, perché continuiamo a illudere i giovani che esista un percorso meritocratico e poi si vedono rifiutare il contratto al Parlamento europeo perché, magari, devono ancora finire un percorso di studi. Questa non era una nomina politica, ma diplomatica. E noi siamo sbalorditi, perché lo riteniamo un ruolo delicato, strategico e di rilievo. Tra tutti i milioni di cittadini comunitari non riusciamo a trovare qualcuno con la sua stessa esperienza politica e che abbia anche i titoli necessari?

Oggi è arrivata anche l'archiviazione dell'inchiesta sul caso Metropol e sui presunti fondi russi alla Lega. Si aspetta delle scuse come dice Matteo Salvini?
Mi aspetto un sonoro silenzio. Hanno costruito un caso su una mera indagine e non siamo nemmeno arrivati a un'assoluzione perché il processo proprio non c'è stato. Ci siamo fermati all'archiviazione... per dire quanto era debole questa inchiesta. Mi spiace che i primi che vedevano rubli da tutte le parti erano gli stessi che non si accorgevano di vagonate di banconote qatariote sotto il naso.

Capitolo automotive. L'apertura sui biocarburanti in Ue si può considerare come una vittoria dell'Italia?
Sì e non è stato semplice arrivare a questa apertura, abbiamo dovuto picchiare parecchio i pugni sul tavolo. Ma lo abbiamo fatto perché in gioco c'è un interesse enorme anche di tenuta sociale, sia per chi acquista una nuova auto sia per chi lavora nel comparto. Sono felice che il governo abbia fatto propria una proposta della Regione Lombardia, visto che l'introduzione dei biocarburanti nasce dal manifesto sull'automotive proposto dall'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi. Questo mi inorgoglisce come lombarda ed è la dimostrazione che la Lega non fa mai ostruzionismo ma sempre critica costruttiva.

Eppure alcune scelte dell'Ue continuano a far storcere il naso all'Italia e alla Lombardia. L'unica possibilità è cambiare la maggioranza il prossimo anno?
Gli italiani hanno un appuntamento fondamentale nel 2024. L'Ue determinerà lo scenario industriale dei prossimi quindici anni a livello italiano ed europeo. Le decisioni più importanti si prenderanno tra questo e il prossimo mandato e abbiamo già visto in che direzione vanno... per invertire la rotta è indispensabile un cambio di maggioranza.








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