Milano

Tpl, i prezzi dei biglietti sono aumentati, perché i servizi scendono?

Fa discutere la riduzione dei servizi in capo al trasporto pubblico a Milano e in Lombardia, a fronte di biglietti e abbonamenti aumentati

Tpl, i prezzi dei biglietti sono aumentati, perché i servizi scendono?

In merito alla programmazione per il 2020 dei servizi di TPL, i sindaci dei Comuni dell'hinterland lombardo, chiedono spiegazione del fatto che i servizi scendono nonostante gli aumenti del biglietti di treni e mezzi pubblici. "Abbiamo appreso - scrivono i sindaci in una lettera indirizzata al Sindaco Beppe Sala, al Governatore Attilio Fontana, al Presidente Daniele Barbone e al Direttore Luca Tosi dell'Agenzia TPL, all'assessore regionale Claudia Maria Terzi - che l’Agenzia della città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia avrebbe intenzione di operare nel corso dell’anno corrente una riduzione dei servizi TPL sino ad oggi effettuati, giustificando tale scelta sulla base di una minore contribuzione pubblica determinata a seguito dell’applicazione, a partire dal 2020, di costi e fabbisogni standard, superando il criterio della spesa storica, così come definito dalla delibera di Giunta Regionale n. 7644/2017. Come verificato, il percorso che ha portato all’introduzione di questo nuovo meccanismo è stato avviato alcuni anni orsono ed ha portato all’adozione, nell’anno 2017, della delibera sopra citata che ha sancito regole e modalità di destino alle agenzie dei contributi per i prossimi anni. Questa situazione di contesto era perciò ben nota all’Agenzia. Nel corso degli ultimi anni Regione Lombardia, diversamente da altre regioni, è intervenuta per integrare con risorse proprie i trasferimenti statali, non adeguati alla nostra realtà, e per sopperire alle gravi difficoltà finanziarie manifestate dai Comuni, dalle Province e dalla Città Metropolitana di Milano, pur di dotare i cittadini lombardi di un servizio pubblico adeguato. Alla nostra Agenzia vengono destinati ben 417,7 milioni di euro sui 629 totali a disposizione della Regione per il trasporto pubblico. Occorre altresì evidenziare come la recente approvazione del Sistema Tariffario Integrato del Bacino di Mobilità (STIBM) abbia permesso di introitare maggiori risorse computate in circa 50 milioni di euro per la gestione dei trasporti pubblici. È doveroso perciò rilevare da parte nostra come, prima di operare la scelta di un taglio dei servizi, motivata da minori introiti sull’anno corrente per circa 3 milioni di euro, vengano utilizzate le risorse ottenute dall’adozione del STIBM. Qualora non fosse operata da parte dell’Agenzia questa scelta esprimiamo fin da subito la nostra netta contrarietà a qualsivoglia taglio sui nostri territori, che rispetto ad altri non dispongono di una capillare rete di trasporti pubblici. Allo stesso modo chiediamo che l’Agenzia da Lei presieduta si faccia portavoce presso lo Stato della revisione della corrente ripartizione del Fondo Nazionale Trasporti affinché sia riconosciuta alla Lombardia la necessaria contribuzione, considerando che la nostra Regione muove quasi il 24% dei passeggeri a livello nazionale ma ottiene risorse solo per il 17%. Per tutte queste ragioni La sollecitiamo ad un intervento in tal senso con la garanzia che i servizi non vengano ridotti ma bensì adeguatamente razionalizzati e ove possibile potenziati."

Sempre sul tema della riduzione dei servizi di trasporto pubblico, i consiglieri metropolitani Vito Bellomo e Ettore Fusco di Forza Italia e Lega "chiedono al Sindaco Giuseppe Sala di riferire in consiglio metropolitano su come, il primo cittadino meneghino, abbia scelto di utilizzare i cinquanta milioni di gettito derivante dal nuovo sistema tariffario integrato di bacino della mobilità. In pratica il tesoretto derivante dall’aumento dei biglietti che ha colpito tutta la provincia di Milano ma di cui non si ha notizia a fronte di un annunciato taglio dei servizi per minori introiti pari, in realtà, a soli tre milioni di euro. “Abbiamo condiviso e sostenuto, con i sindaci di centrodestra, i contenuti della richiesta indirizzata al Presidente dell'Agenzia di Bacino del trasporto pubblico locale – spiegano i due consiglieri di opposizione a palazzo Isimbardi – perché non possiamo stare a guardare e proprio per questo il Sindaco di Milano e Città metropolitana, Beppe Sala, deve prendere una posizione che non sia quella demagogica dei sindaci di sinistra che pensano solo a imputare inesistenti responsabilità a Regione Lombardia per sollevare Milano e Città metropolitana dalle proprie”. Cosi alla lettera dei sindaci di sinistra indirizzata a Regione Lombardia, per i tagli al trasporto pubblico, il centrodestra metropolitano risponde attraverso i suoi primi cittadini ed i consiglieri metropolitani con una richiesta al Presidente dell’agenzia del trasporto pubblico locale affinché non ci si limiti ad usare strumentalmente questa vicenda per fare mera propaganda politica ma che questa scelta di modificare il sistema di erogazione dei contributi, in base ai costi standard, possa trasformarsi in una risorsa per la migliore gestione del trasporto pubblico attraverso, però, l’impiego nello stesso del gettito derivante dall’aumento dei biglietti operato dal Comune di Milano e di cui non è chiaro quale destinazione questo abbia preso. “Cinquanta milioni di euro spariti nel bilancio comunale di Milano – spiegano Bellomo e Fusco – quando con l’aumento è stata colpita tutta la provincia ed i minori trasferimenti corrispondono a solo tre milioni di euro e quindi poco più del 5% di quanto non sappiamo, appunto, che uso ne abbia fatto Sala per la sua Milano dimenticandosi, come sempre, di avere spremuto tutti i cittadini della Città metropolitana da lui indebitamente presieduta solo perché Sindaco del Capoluogo”. Anche questo è uno dei temi caldi che proprio Fusco e Bellomo portano avanti da tempo: la necessità di eleggere direttamente il Sindaco ed il Consiglio di Città metropolitana restituendo agli elettori la sovranità popolare ed all’Ente di Palazzo Isimbardi le giuste risorse e competenze per tornare ad operare con le sue funzioni specifiche ed in particolare per garantire il buon funzionamento delle scuole superiori, la viabilità ed i trasporti, l’ambiente ed i rifiuti e la programmazione territoriale sovra comunale."







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