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Trend e scenari creativi a Milano
Innovazione e talento per un design che migliora la vita delle persone
IED STUDENTS @ BAU FAIR (8)

La fiera BAU Munich è uno degli appuntamenti più importanti a livello internazionale, un momento imperdibile per architetti e designer ma al contempo per ingegneri, fornitori di materiali, costruttori, pianificatori. Il Salone che si è tenuto a Munich dal 16 – 21 Gennaio 2017, è stata una grande opportunità per cogliere i nuovi trend e conoscere l’ampia gamma di prodotti presentati.

Tra le novità, particolarmente interessante la scala progettata dall’azienda Fontanot in collaborazione con il Master in Interior Design di IED Milano. “The Impossible Staircase” è stata disegnata dalla ex-studentessa Natasya Handajuwana e sviluppata con il supporto di Louisiana Rincon Jaramillo, Caroline Rischbieter e Camila Uribe, coordinati dal docente Marco Vantusso, architetto dello studio PCMV Architects. Grazie a questo progetto la tradizione e la qualità dell’azienda che per prima ha “industrializzato” il prodotto scala, hanno incontrato il talento e la creatività di una giovane designer.

Natasya Handajuwana ex-studentessa di Interior Design IED Milano ha avuto l’opportunità di esporre il suo progetto al BAU Munich. Raccontaci del BAU Munich 2017, che impressioni hai avuto?

Il Salone BAU Munich è il luogo dove designer e professionisti di settore si aggiornano sulle innovazioni tecnologiche in ambito di architettura, costruzioni e interior design. Questo evento aiuta i designer come me a guardare al cambiamento e ad avventurarsi verso le nuove possibilità per realizzare progetti futuri. E’ un’occasione per incontrare professionisti di settore e creare collaborazioni per innovare. Inoltre, è molto interessante e stimolante poter vedere le novità presentate e sorprendersi pensando “wow, ora è possibile!”.

A tal proposito, perchè hai chiamato il tuo progetto “The Impossible Staircase”?

Ho chiamato il mio progetto “The Impossibile Staircase” per il suo design che provoca la nozione di gravità della scala in quanto tale. Una scala più è pesante e robusta, più dà un senso di sicurezza a chi la usa. Ho voluto andare contro questa convenzione creando una struttura leggera resa grazie alla ripetizione delle linee. L’intento è far provare un brivido a chi la usa e dare un senso di leggerezza reso grazie alla trasparenza e alla luminosità della scala.

Dove è nata l’ispirazione per realizzare “The Impossible Staircase”?

L’ispirazione proviene dalla struttura iconica della scala del mio paese, l’Indonesia, dove si usano metalli molto sottili per creare scale luminose e lineari. Al contempo, ho preso spunto dalla sintesi e dalla forza delle linee del design Giapponese.

La scala è un’icona fissata nell’immaginario collettivo, come pensi si evolverà in ambito di design?

Al giorno d'oggi le scale sono un elemento di arredo, parte integrante del settore architettura e interior design. Partendo dalle funzioni basiche di collegamento tra due piani, i designer hanno sperimentato un modo per superare i limiti delle scale creando strutture iconiche o evolvendo il concetto esperienziale di spazio.

Come pensi si evolverà il settore interior design?

Secondo me l’interior design sta diventando una necessità in continua crescita, dettata dalla ricerca estetica dell’essere umano. Questa tendenza è particolarmente evidente nei Paesi come l’Europa. In altri Paesi come l’Indonesia, non è ancora diffusa questa attenzione al design e all’estetica. Mi piacerebbe aiutare il mio Paese e utilizzare il design per migliorare la vita delle persone.

A tuo avviso quali sono i Paesi più all’avanguardia in termini di interior design?

Moltissimi Paesi sono molto interessanti da questo punto di vista. I miei preferiti, in termini di interior design, sono l’Italia per qualità e gusto estetico e il Giappone per l’abilità di creare spazi esperienziali con pochi elementi.

Complimenti Natasya, sei una giovane designer di talento e hai già avuto grandi soddisfazioni; cosa consigli a chi vuole intraprendere il tuo percorso?

Il mio consiglio è di essere sempre aperti. Secondo me, il design è uno strumento per migliorare la vita delle persone, è quindi necessario essere “human centered” e non concentrarsi su se stessi. Direi a tutti: “Esci, Guarda il mondo, conosci persone nuove e lascia la comfort zone, innova il tuo design!”

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Tags:
design innovazioneinnovazione talento

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