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Milano, treno travolge 2 writer: un morto. Codacons: "Tragedia annunciata"

Un treno ha travolto questa notte alla stazione Greco-Pirelli di Milano due writer. Uno, un giovane russo di 19 anni e' morto mentre l'altro e' rimasto gravemente ferito.

Il macchinista non si sarebbe accorto dell'incidente e ha continuato la sua corsa. A dare l'allarme sono stati dei residenti della zona e sono scattati i soccorsi e le indagini della polizia.

L'incidente e' avvenuto verso le 22 sulla rete Milano Greco Pirelli all'altezza di via Venezia di Sesto San Giovanni. Le vittime - spiega la polizia - sono due ragazzi che stavano facendo un graffito. Sul posto sono state infatti trovate 11 bombolette spray. Uno e' deceduto sul colpo nell'investimento: Svyatoslav Naryshev, nato in Russia nel 1997, residente a Sesto San Giovanni, cittadino italiano.

L'altro ragazzo, italiano, nato a Monza nel '95, ha riportato una frattura biossea alla gamba destra. E' stato trasportato in codice giallo all'ospedale Niguarda, dove gli hanno dato 25 giorni di prognosi. Al momento non si e' ancora riusciti a risalire con precisione al treno investitore che non si e' accorto dell'incidente; a chiamare i soccorsi sono stati alcuni residenti di zona che hanno sentito gridare.

Il decesso del writer travolto da un treno nella stazione di Greco Pirelli a Milano e' per il Codacons una morte annunciata. Da tempo infatti si denuncia l'invasione in Italia di graffiti e altri disegni realizzati dai writer che appaiono in qualsiasi punto delle citta', anche in zone a forte rischio per l'incolumita' degli stessi disegnatori. "Le istituzioni non hanno saputo affrontare e combattere il fenomeno dei writer, lasciando loro carta bianca e la facolta' di mettere in pericolo la propria incolumita' - spiega il Presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli - Non e' ammissibile che questi "artisti" continuino ad imbrattare beni pubblici rischiando la propria pelle ed arrecando oltretutto un danno alla collettivita'. E' giusto esprimere la propria creativita' ma nel rispetto dei diritti di tutti e in piena sicurezza, ad esempio allestendo apposite aree nelle citta' dedicate ai disegni dei writer".

“Altri 50 muri per i writer: solo la Rozza ormai è rimasta a pensare che servano davvero a qualcosa! Lo dicono tutti gli esperti: i giovani writer non sono interessati alla bomboletta in sé ma alla trasgressione. Rischiano addirittura di morire per un graffito, come purtroppo è capitato al 19enne travolto da un treno, figuriamoci se vengono fermati dalla possibilità di fare un disegno su un muro deciso dal Comune". Parole di Riccardo De Corato, che prosegue: "Il 19 enne era andato a dipingere sui muri liberi del Comune? E i 160 giovani denunciati sono stati fermati dagli spazi messi a disposizione dalla Rozza? I 230 writer sorpresi dalla Polizia Locale sono stati disincentivati da tutti i soldi versati dall'amministrazione arancione per murales, feste e inviti istituzionali? La politica aperta del centrosinistra ha fallito. Secondo uno studio dell'Associazione nazionale antigraffiti ci sono in giro 1.300 writer, con un incremento del 15-20%. Sotto l’amministrazione di centrodestra, con la nostra tolleranza zero, non solo i muri erano più puliti, ma ogni giorno a Milano pulivamo e ri-pulivamo, se i writer insistevano, fino a far arrivare l’indice di ri-imbrattamento sotto l’1%, il più basso in Italia”.

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