Milano

Trenord, il piano sicurezza: sì a tornelli, militari e telecamere

Dopo l'aggressione al capotreno ecco le nuove misure di sicurezza per Trenord

SICUREZZA TRENI, IMPEGNO PER TORNELLI E MILITARI

Tornelli nelle stazioni, telecamere a bordo treno e presenza di militari. Sono le principali richieste ribadite dai sindacati durante il tavolo per la sicurezza sui treni e nelle stazioni in Prefettura. All'incontro durato oltre 2 ore erano presenti il presidente della Regione Roberto Maroni e l'ad di Trenord Cinzia Farisè. "Per il momento abbiamo avuto una serie di promesse e l'impegno a rivederci il 19 settembre, ci rivedremo per capire se queste cose si concretizzeranno", ha riferito Giovanni Abimelech, segretario generale Fit - Cisl Lombardia al termine dell'incontro.

I sindacati in particolare hanno spiegato che per i tornelli, Trenord "contatterà già martedì" Rfi che gestisce la maggior parte delle stazioni della rete. Da parte del governatore Roberto Maroni, secondo quanto detto dai rappresentanti dei lavoratori inoltre "l'impegno ad investimenti sulla sala operativa e per telecamere a bordo". Dal Tavolo, ha detto Abimelech è stata inoltre condivisa la richiesta di militari per la sicurezza, per i quali però hanno competenza ministero dell'Interno e della Difesa. Altro tema affrontato durante l'incontro quello di una più massiccia presenza di guardie armate.

LOMBARDIA: SORTE, PER TRENI DEI PENDOLARI AL VIA PIANO DA 1,6 MLD

"Il piano da oltre 1,6 miliardi di euro per comprare subito 160 nuovi treni entra da oggi nel vivo". Lo sottolinea l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Alessandro Sorte commentando l'approvazione, su sua proposta, della delibera in Giunta. "Ricordo - sottolinea Sorte - che si tratta del più importante provvedimento della storia della Regione e che consentirà di attivare subito ben 3 gare di appalto per comprare almeno 160 treni con i quali rinnoveremo completamente la flotta di Trenord". Oggi i treni in servizio in Lombardia sono circa 350, di cui circa la metà è nuova, cioè entrata in servizio dopo il 2007, grazie ai precedenti finanziamenti regionali. La restante metà, quella che si va a sostituire ora, risale al 1975-1990. Si riduce l'età media dei materiali rotabili: era di 25 anni intorno al 2000, è di 18 oggi, arriverà a circa 12 anni intorno al 2025 a conclusione del piano.

Il piano vale 1,6 miliardi di euro a disposizione del bilancio regionale. Verranno svolte tre nuove gare, una per ciascun modello di treno. I treni acquistati saranno dati in uso all'impresa ferroviaria che svolge i servizi in Lombardia (al momento Trenord). Eventuali ribassi d'asta saranno automaticamente reinvestiti in nuovi treni. La puntualità delle consegne sarà garantita da stringenti capitolati di gara e da apposite penali. I treni saranno forniti 'chiavi in mano'. "Le gare - conclude l'assessore - verranno bandite entro il 2017. I tempi di consegna dei primi treni sono di circa 2 anni dalla sottoscrizione dei contratti di fornitura. Successivamente, in modo che i pendolari possano vedere i progressi concretamente, entreranno in servizio circa 2-4 treni/mese".







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